giovedì 8 agosto 2013

La Quartina X,91 e le osservazioni di un altro interprete

In queste settimane ho letto le osservazioni di un altro interprete1 sulla quartina che secondo la mia interpretazione, come ho diffusamente scritto nel documento completo e nei vari post, individua l'elezione di papa Bergoglio mediante una datazione celata e ne tratteggia le caratteristiche (gris & noir, de la Compagnie yssu, qui onc ne fut si maling).
Sebbene le invettive del suddetto interprete siano certamente dirette verso altri studiosi che lui reputa “autorevoli”, l'amarezza che provo vedendo usare tanta supponenza e denigrare le ipotesi tramite distorsione o banalizzazione degli argomenti altrui, mi spinge a scrivere qualcosa sull'argomento.


Posso comprendere il disorientamento del suddetto interprete, che conduce all'invettiva violenta, al momento dell'avverarsi della quartina X, 91 (ricordo che, per quanto mi riguarda, ho pubblicato il documento completo prima dell'elezione stessa, l'11 marzo 2013), dal momento che egli ritiene questa quartina esclusivamente una quartina di struttura, che servirebbe a indicare altre quartine collegate e, in definitiva, utile soltanto a riordinare il presunto “codice”.
Le tesi presentate sono degne di approfondimento e non intendo minimamente metterle in discussione (lo potrei fare solo dopo averle studiate attentamente).
Quello che non mi piace è che l'ipotesi legata al valore profetico della quartina venga attaccata senza smontare gli argomenti pregevoli che la sostengono; inoltre, alcune delle contro-argomentazioni usate sono assai discutibili, mentre altre meritano maggiore attenzione.

Anzitutto ricordo che, in base a quanto N. stesso afferma nella lettera a Enrico, le quartine sono scritte per indicare fatti che avverranno nel futuro. Ne parlerò più diffusamente nel secondo documento in preparazione.
Per questo motivo, pur senza escludere che un numero limitato di quartine possa avere funzioni diverse, tendo a ritenere che la grande maggioranza di esse sia di natura profetica e che non si possa accettare l'idea che un gioco enigmistico sia lo scopo principale dell'opera.

Entrando poi nel merito, esaminiamo criticamente gli argomenti contestati dal suddetto interprete e rivediamo quelli a sostegno.

Un primo elemento che viene contestato è che nel secondo verso il verbo “fare” sarebbe in seconda persona e non in terza, quindi, il termine “feras” (“farai”) deve riferirsi al lettore e non al soggetto della frase, il clero romano.
Purtroppo, dato che nelle varie edizioni si trovano testi leggermente differenti, non è su una lettera singola che può basarsi un'intera disquisizione; tuttavia, ammettendo che il testo più attendibile riporti “feras”, questo non mette per niente in discussione l'interpretazione da noi proposta, in quanto il termine “Clergé romain” può ben essere un vocativo invece di un nominativo e quindi la traduzione sarebbe: “Clero romano, l'anno 1609, al capo dell'anno farai elezione[...]”. Il significato complessivo dei due versi non si modifica minimamente. È da rilevare che Nostradamus utilizza in altre quartine il vocativo (rivolto alla Francia, agli uomini di chiesa, a determinate popolazioni).

Si contesta poi che “election” deriva dal latino “eligere” che significa più propriamente “scelta” invece che “elezione mediante votazione”.
Anche questa obiezione, per quanto presentata in modo enfatico, è davvero di scarso peso, in quanto i cardinali del Conclave, eleggendo il papa, fanno evidentemente una scelta importante per la vita della Chiesa: di conseguenza, se anche si volesse adottare la traduzione “farà una scelta” o “farai una scelta”, l'interpretazione qui sostenuta sarebbe pienamente valida e legittima.

Ancora, viene contestato che l'ipotesi del papa gesuita contrasterebbe con tutto il resto della quartina.
Ad esempio, si afferma che “grigio e nero” non significa nulla perché “grigio” di capelli è un attributo comune a quasi tutti i papi (vero) mentre “nero” non può riferirsi ai gesuiti perché il papa nero dei gesuiti non è comunque Bergoglio, e se si riferisse alla veste nera dei gesuiti sarebbe banale e pleonastico rispetto alla parte finale del verso (“uscito dalla Compagnia”).
Nel mio documento, tuttavia, avevo fatto due ipotesi precise sul significato della locuzione, che riassumo invitando però i lettori (e magari l'interprete citato) a leggere il documento originario:
  1. Poiché grigio è l'abito tradizionale dei francescani, e nero quello tradizionale dei gesuiti, la locuzione riassume in sé il riferimento all'ordine di provenienza di Bergoglio, e a quello cui ha inteso richiamarsi con la scelta del nome Francesco. In questo senso non c'è proprio nessun pleonasmo e la locuzione segnala invece l'unicità nella storia di una tale circostanza: mai nessun papa è stato gesuita e mai nessun papa aveva scelto il nome Francesco.
  2. La locuzione segnala la provenienza del papa, indicando le due caratteristiche di colore dell'argento (da cui prende il nome l'Argentina): grigio (lucido) allo stato metallico e nero quando si ossida.
Di conseguenza, il terzo verso è perfettamente e mirabilmente coerente in sé; negli altri versi, invece, non si trova nulla che possa contrastare con la provenienza gesuita del papa.
Insomma, quando si colpiscono certe argomentazioni, bisognerebbe aver la buona fede di smontare quelle di pregio, e non soltanto indicare le tante cose generiche di cui è piena la rete.

Il suddetto interprete osserva inoltre che il termine “maling”, da riportare a “malin” significa tanto “malvagio, maligno” quanto “astuto, malizioso”. In effetti, dai dizionari di francese moderno si rileva come addirittura il primo significato alluda proprio all'astuzia; in francese moyen, invece, il significato base allude alla malvagità, ma il verbo “maliner”, che ne condivide la radice, significa anche “frodare, macchinare”, contenendo così il concetto di astuzia (anche se con connotazione piuttosto negativa). Insomma, detta osservazione sembra fondata, e in questo senso va riconsiderata la traduzione del quarto verso contemplando appunto entrambi i significati a questo aggettivo attribuito al Pontefice, la cui precisione si potrà giudicare nel tempo. In ogni caso, nemmeno questa osservazione mette in crisi l'interpretazione profetica della quartina.

Non trascurabile rimane ancora un'altra critica: gli esegeti, sostiene questo autore, sarebbero stati pronti ad attribuire la quartina al momento attuale senza saper spiegare perché il 1609 dovrebbe corrispondere al 2013 e senza porsi il problema di spiegare la quartina VIII, 71, la quale contiene la data 1607.
Il documento completo da me pubblicato (“Nostradamus: la datazione celata. Una possibile soluzione”) descrive invece diffusamente il metodo induttivo e i vari passaggi logici per arrivare a questo risultato. Resta comunque aperto il problema di alcune quartine, come la VIII, 71, che si può riferire verosimilmente a fatti avvenuti nel Seicento, quando la questione delle nuove teorie astronomiche osteggiate dalla Chiesa fu uno dei temi centrali del secolo, ma che ci lascia qualche dubbio in quanto in quell'anno specifico, il 1607, non si individuano eventi così calzanti.

Rimane ancora da accennare (senza poter entrare nel merito in modo dettagliato non avendo letto i libri dell'autore) al fatto che la teoria dell'interprete secondo cui queste quartine sono solo “di struttura”, funzionali a indicare una chiave di riordino delle quartine stesse, richiede comunque varie scelte arbitrarie – come quella di dover ignorare la parola “l'an mil” - che non la rendono certo inattaccabile.
In via puramente teorica, ma suggestiva, non si può escludere il valore duplice di alcune quartine, quello profetico e quello di struttura, con due significati diversi entrambi validi: in tal caso non si potrebbero che ammirare ancora una volta le capacità superiori del veggente di Salon. Questa tematica richiederebbe sicuramente un filone di approfondimento dedicato.

Concluderei ricordando all'interprete citato che il modo migliore per “amare” Nostradamus è quello di mantenersi sufficientemente umili da non pensare di essere colui che lo ha definitivamente decifrato e svelato.


1Natale Lanza, nel suo blog “Codice Nostradamus” (in numerosi post)

2 commenti:

  1. Sono assolutamente d'accordo...sono orione3 del forum di Nibiru 2012.
    Prima dell'elezione di Francesco, avevo individuato la quartina con precisione e il suo contenuto, con la datazione.
    L'unico punto, che probabilmente Lanza suggerisce con giustezza e' il significato di maling.
    Comunque, lo verificheremo nel tempo....

    Complimenti....

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  2. Mi pare infatti di ricordare - sempre dal forum di Nibiru 2012 - che con metodi diversi, il mio induttivo e il tuo deduttivo, avevamo entrambi attribuito, prima del 13 marzo, la quartina X,91 all'elezione che stava per avvenire.
    Ho visto che hai riproposto la VIII, 93 nel forum di Nibiru: sarebbe interessante se tu commentassi anche le ipotesi che ho avanzato su questo blog in due differenti post, uno facente parte del documento completo e uno successivo, quello immediatamente precedente a quello in oggetto.
    Purtroppo, in questi giorni i venti della guerra contro la Siria fanno temere un precipitare di eventi verso quelle situazioni drammatiche per l'umanità che Nostradamus ha con ogni probabilità previsto. Speriamo che l'attacco non parta. Speriamo.

    Grazie infine per i complimenti e mi raccomando manteniamo entrambi l'umiltà che altri sembrano aver perso e che in questi studi è fondamentale, perché il protagonista è sempre e solo l'autore delle centurie e mai l'interprete.
    nostradamus1609

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