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venerdì 25 agosto 2023

La Chiesa Cattolica dal 2013 al futuro: Tre Quartine e una ipotesi

 

Nostradamus dedica diverse profezie alla Chiesa cattolica, ai suoi Papi, alle sue vicende nei secoli in cui si dipana la durata del messaggio contenuto nelle Centurie.

Il blog nostradamus1609@blogspot.com nasce proprio, come idea (cominciando a concretizzare anni di studi precedenti e individuando nell’anno 1609 della datazione celata un punto cruciale delle vicende prossime venture), con il momento storico delle “dimissioni” di papa Benedetto XVI e nel blog stesso avevamo, già allora, associato quel momento storico e ampiamente commentato alla Quartina X,91.

In questo articolo intendiamo riprendere alcune delle elaborazioni già condotte allora, affiancarvi una Quartina inedita e correlarle in una ipotesi – suggestiva e inquietante – sul percorso attuale e prossimo della Chiesa di Roma.


Con lo scopo di prevenire una critica ricorrente, e come consuetudine dei nostri scritti, ricordiamo ai lettori che, nel leggere Nostradamus, sarebbe buona regola attenersi a quanto afferma il veggente stesso. Egli, nelle lettere a Enrico e al figlio Cesare, conferma la difficoltà di interpretazione della maggior parte delle quartine; afferma che si riconoscerà che una delle profezie si è verificata – esattamente come è scritta – solo dopo l'evento stesso, e che avrebbe potuto corredare ogni quartina con le date degli avvenimenti (e ciò è stato fatto per un numero limitatissimo di quartine, come si è visto nel documento che ha dato origine a questo blog:

http://nostradamus1609.blogspot.it/2013/03/documento-completo.html).

Il veggente rifiuta però ogni ambiguità affermando che le profezie, per quanto enigmatiche, hanno sempre un solo senso e un'unica comprensione. Ciò nonostante, riteniamo, alcune espressioni possono ben avere più letture, ma tali da rafforzarsi tra loro mantenendo ciascuna un senso compiuto e sufficiente.

I lettori di Fenix e di Orizzonte Zero già sanno che la nostra interpretazione della Quartina I,4 ci porta a ritenere che il periodo del Coronavirus, quello che abbiamo appena drammaticamente vissuto, sia anche il periodo storico in cui si compie la crisi più grave della Chiesa cattolica, quantomeno dai tempi in cui visse il veggente.

Lors se perdra la piscature barque,
Sera regie en plus grand detriment.1


venerdì 4 dicembre 2015

Il Papa “gris & noir”: conferme...di prima mano

Torniamo con questo post ad una delle quartine più importanti del documento originale: la X,91 che qui, per comodità, riportiamo.

Clergé Romain l'an mil six cens & neuf
Au chef de l'an fera election:
D'un gris & noir dela Compagnie yssu,
Qui onc ne fut si maling.

Nel documento completo, e in precedenti post del 2013, abbiamo riportato la nostra interpretazione su quale sia la data celata dalla quartina e su quale evento sia qui profetizzato.
Questo scrivevamo prima del verificarsi dell'evento:

Dunque, nel 1609 della datazione celata, “al capo dell'anno”, avverrà o è avvenuta l'elezione di un nuovo papa, le cui caratteristiche sono poi tratteggiate negli ultimi due versi. Essi impietosamente lo descrivono come il papa più maligno di tutti, grigio e nero, uscito dalla Compagnia. Si possono fare molte ipotesi (plausibile quella di un papa gesuita) ma l'ultimo verso non lascia adito a interpretazioni rispetto al giudizio morale dato su questo Papa.
Nel passato, come già detto, non sono mai avvenute elezioni a capodanno. Ne avvenne una nel Natale 1559 (Pio IV), una il 7 gennaio 1566 (Pio V) e un'altra il 30 gennaio 1592 (Clemente VIII, il cui conclave iniziò poco dopo capodanno). Ma non, comunque, nel 1609.
Pertanto sembra certo che la data si riferisca al futuro. Forse imminente.

giovedì 8 agosto 2013

La Quartina X,91 e le osservazioni di un altro interprete

In queste settimane ho letto le osservazioni di un altro interprete1 sulla quartina che secondo la mia interpretazione, come ho diffusamente scritto nel documento completo e nei vari post, individua l'elezione di papa Bergoglio mediante una datazione celata e ne tratteggia le caratteristiche (gris & noir, de la Compagnie yssu, qui onc ne fut si maling).
Sebbene le invettive del suddetto interprete siano certamente dirette verso altri studiosi che lui reputa “autorevoli”, l'amarezza che provo vedendo usare tanta supponenza e denigrare le ipotesi tramite distorsione o banalizzazione degli argomenti altrui, mi spinge a scrivere qualcosa sull'argomento.

domenica 28 luglio 2013

La “prelatura dei sette mesi” (Quartina VIII, 93): altra interpretazione


Sulla Quartina VIII, 93, che qui riportiamo per chiarezza, è possibile una seconda interpretazione in merito alla durata della prelatura, valida nell'ipotesi che la quartina si riferisca a papa Francesco.

Sept mois sans plus obtiendra prelature
Par son decez grand scisme fera naistre:
Sept mois tiendra un autre la preture,
Pres de Venise paix union renaistre.1

In precedenti post ( la-datazione-celata-quinta-parte )avevamo commentato due artifici, in relazione tra loro, individuati in questa quartina, in particolare nell'ipotesi che la “prelatura” si riferisca al papato e che quindi il termine possa alludere al pontificato di Jorge Mario Bergoglio (in quanto in passato non vi sono stati papi che siano stati sette mesi sul soglio di Pietro e tenendo conto della profezia di Malachia).

Il primo riguarda la locuzione che si ricava sottraendo il terzo verso dal primo (operazione che viene a mente essendo i due versi molto simili): “sans plus ob un autre”, che, a meno del termine “ob”, significa “senza più un altro” e quindi, se riferito al papato, evoca subito la caratteristica di ultimo Papa attribuita a Bergoglio dalla profezia “di Malachia”.
Il secondo ipotizza che il termine “ob” contenga il soggetto della frase, ovvero le iniziali dell'ultimo Papa. A questo proposito avevamo commentato che la pronuncia del primo nome e del cognome del Papa possono, a meno dell'acca aspirata, ritrovarsi nelle lettere O (Jorge) e B (Bergoglio).

Vi è un altro elemento caratteristico della situazione attuale: a seguito delle dimissioni di Benedetto XVI si ha la presenza di un papa emerito accanto al papa in carica; abbiamo quindi, in un certo senso, due papi.

Allora il primo verso può significare che il papato attuale durerà appena sette mesi a partire dal 13 marzo 2013.
Ma potrebbe anche avere un altro significato se collegato al terzo verso che già riteniamo essere in relazione col primo.
Potrebbe infatti significare che “O.B.” terrà il papato per sette mesi e non oltre (sans plus) quando non vi sarà più un altro papa in Vaticano (il papa emerito): per sette mesi, cioè, papa Francesco governerebbe effettivamente da solo (O.B. sans plus un autre). In questa ipotesi, quindi, i sette mesi non sarebbero relativi all'intera durata del pontificato, ma solo all'ultima parte, dopo la scomparsa o comunque l'allontanamento dell'ex-papa Ratzinger.

Ipotesi entrambe suggestive, ma che solo i fatti potranno eventualmente confermare.

Rimangono i fatti successivi ai sette mesi di prelatura: per sette mesi un altro terrà una reggenza (probabilmente senza essere eletto e quindi senza diventare papa); si creerà uno scisma in seno alla Chiesa; in un luogo indicato come Venezia vi saranno di nuovo pace e unione.

1Sette mesi senza più otterrà prelatura / Per il suo decesso grande scisma farà nascere; /
Sette mesi terrà un altro la pretura / Vicino a Venezia, pace unione rinasceranno.

sabato 6 aprile 2013

Perché Bergoglio è il papa "gris & noir"

Stasera interrompo i post che pubblicano mano a mano il documento completo, che (ricordo) è pubblicato dal giorno 11 marzo.

Voglio tornare infatti sull'elezione del nuovo Papa: il cardinale Jorge Bergoglio, argentino di Buenos Aires, eletto papa dal Conclave, con il nome di Francesco (I), come già fatto in precedenti post.

L'importanza di tale evento, rispetto al lavoro di decodifica della datazione, sta nel fatto che esso ci ha permesso di affermare, o meglio, confermare, che il 13 marzo 2013 corrisponde al Capodanno (1 gennaio) del 1609 della datazione celata.
Il prescelto ha infatti caratteristiche che richiamano in modo impressionante la Quartina X, 91, che qui riporto:

Clergé Romain l'an mil six cens & neuf
Au chef de l'an fera election:
D'un gris & noir dela Compagnie yssu,
Qui onc ne fut si maling.


Quindi, Nostradamus ha previsto che il 1 gennaio 1609 della datazione celata il conclave avrebbe eletto un papa "gris & noir dela Compagnie yssu".

Subito dopo l'elezione avevo scritto che l'interpretazione dell'attributo "grigio e nero" poteva individuarsi nella provenienza argentina, in quanto l'argento è grigio lucido e con l'ossidazione si annerisce. A questa interpretazione, che ritengo ancora valida, voglio affiancarne un'altra*.

domenica 17 marzo 2013

La datazione celata: terza parte

Continuiamo l'esame delle quartine e dei passi aventi una datazione.

Vi è ancora la VIII, 71:

Croistra le nombre si grande des astronomes,
Chassez, bannis & livres censurez,
L'an mil six cens & sept par sacre glomes
Que nul aux sacres ne seront asseurez.1

Il contenuto, in particolare dei primi due versi, è calzante per la prima metà del Seicento, quando, con il crescere delle osservazioni astronomiche di Keplero, Copernico, Galileo ed altri, vengono formulate nuove spiegazioni per il funzionamento di quello che oggi chiamiamo “sistema solare”, mettendo in dubbio prima e superando poi il dogma tolemaico–aristotelico che aveva dominato, intrecciandosi con la Sacra Scrittura, nella concezione precedente. In seguito a ciò, la Chiesa reagì cercando di preservare il vecchio ordine e di soffocare le nuove scoperte scientifiche: i libri di Copernico furono messi all'indice (1616), Galileo fu costretto ad abiurare (1633) e così via. L'ultimo verso potrebbe tradursi in due modi: il primo “non saranno ammessi alle cose sacre, ai Sacramenti”, il secondo “nessuno di loro (doppia negazione) sfuggirà alla persecuzione degli Ecclesiastici”. Glomes, “gomitolo”, è stato tradotto da alcuni interpreti con “assemblea”.
Tuttavia, nel 1607 non abbiamo trovato un fatto rilevante che giustifichi la scelta di quell'anno (salvo le osservazioni del XXV passaggio della Cometa di Halley, fatte da molti astronomi, tra cui Keplero).
Complessivamente, comunque, propendiamo per ritenere la data indicata come “in chiaro”.

Infine si registra la famosa quartina X, 72:

L'an mil neuf cens nonante neuf sept mois,
Du ciel viendra un grand Roy d'effrayeur:
Resusciter le grand Roy d'Angolmois,
Avant apres Mars regner par bon heur.2

Non ci addentriamo nelle ipotesi formulate per individuare in qualcuno il gran Re del terrore che sarebbe venuto nel luglio-agosto del 1999. La data indicata non ha, al momento, una spiegazione semplice.

Vi sono poi le date indicate nella lettera a Enrico.
Nella prima parte della lettera Nostradamus sembra voler indicare, misteriosamente, una chiave interpretativa degli eventi profetici narrati mentre al passo X e XI afferma:

[...]Toutefois esperant de laisser par écrit les ans, villes, citez, regions, ou' la pluspart adviendra, meme de l'année 1585, et de l'année 1606, accommencant depuis le temps present, qui est le 14 de Mars 1557, et passant outre bien loing iusques à l'advenement, qui sera apres au commencement du 7 millenaire profondement supputé[...]”3

A parte il fatto che la lettera è datata 27 giugno 1558 (e non 14 marzo 1557), si deve rilevare che indicare gli anni 1585 e 1606 come anni rilevanti, tali da doverli sottolineare in questo passo apparentemente generico, sembra privo di senso: non sono certo anni nei quali siano accaduti fatti di particolare importanza storica. Diversa conclusione potrebbe forse trarsi se si pensasse che tali anni appartengano alla cronologia celata, secondo lo stesso schema presente anche nelle Quartine.

Da queste note sono emerse quindi le date 1585 e 1606 (Lettera a Enrico), 1607 (Quartina VI, 54) e 1609 (Quartina X, 91), oltre a qualcun altra dubbia, da poter considerare come appartenenti a una datazione celata.

Sampietro ha fatto determinati calcoli per individuare le date reali, soprattutto a partire dalla complessa cronologia biblica riportata nella lettera a Enrico, ma non sono privi di forzature e arbitrarietà e conducono, comunque, a risultati numerici già smentiti dalla storia.

Già nel 2005 avevamo fatto un'ipotesi diversa. La esporremo per sommi capi, indicando poi quali eventi confortano e rafforzano tale conclusione. Conclusione che lascia aperti, è bene dirlo in anticipo, innumerevoli sviluppi delle profezie e non pretende di portare nessuna “vera” traduzione del codice o soluzione definitiva, come hanno fatto molti interpreti un po' presuntuosi che si autonominano esperti di Nostradamus. Cercheremo solo di aggiungere un tassello ai molti studi già condotti e di stimolare ulteriori progressi nella comprensione delle opere del veggente.

Per procedere, occorre fare riferimento anche alle Sestine, che tuttavia, come già precisato, danno degli indizi importanti ma non risultano determinanti per l'individuazione della corrispondenza tra la datazione celata e quella reale. Le Sestine sono 58 e in molte di esse vi sono riferimenti ad anni che iniziano con il “six cens” (particolare che permette di ipotizzare un diverso autore, che forse si collegava alle profezie di Nostradamus avendone compreso la chiave).

CONTINUA...
per inviare osservazioni: nostradamus1609@gmail.com
 
Prima di concludere, faccio un'altra incursione nell'attualità per segnalare altre due frasi del nuovo sommo pontefice che mi hanno colpito.

Ricorderete che la sera dell'elezione avevo commentato la (ormai famosa) frase in cui papa Bergoglio disse: "il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma, sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo". Una battuta di spirito, di cui avevo commentato la possibile ambivalenza di significato.
Il giorno dopo, a papa Francesco, che sta dimostrando molta spontaneità, è venuta una nuova battuta. Rivolgendosi ai Cardinali, il papa ha scherzato: "Che Dio vi perdoni per quello che avete fatto!" Un modo per schermirsi dalla difficile responsabilità che gli tocca e un rimprovero bonario e ironico a coloro che lo hanno messo in questa situazione...Ma la frase può significare almeno altre due cose. Potrebbe aver voluto riferire ai cardinali quest'esortazione per qualcos'altro che essi hanno fatto, qualcosa di meno ovvio del significato apparente della frase. 
Oppure potrebbe aver voluto dire semplicemente quello che ha detto.

Altri hanno già notato l'insistenza in questi primi giorni sul concetto del diavolo, che non è certo di moda nella Chiesa moderna. Come se avvertisse il male molto vicino a sé. Nell'omelia del secondo giorno, di fronte ai cardinali, ha detto, riferendosi a chi confessa senza la croce, facendo una citazione: "Chi non prega il Signore prega il diavolo; quando non si confessa Gesù Cristo si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del demonio". Quindi il papa propone, netta, una scelta di campo: chiunque di noi sta da una parte o dall'altra. Parla in generale o ha in mente qualcuno?
AL prossimo post.

1Crescerà il numero così grande degli astronomi, / Cacciati, banditi e i libri censurati, / L'anno mille sei cento e sette per sacro [gomitolo?] / Che nessuno alle cose sacre non saranno assicurati.
2Nell'anno mille nove cento novanta nove sette mesi, / Dal cielo verrà un gran Re del terrore: / Resusciterà il gran Re d'Angolmois, / Prima dopo Marte regnerà per sorte.
3[...]Tuttavia, sperando di lasciare per iscritto gli anni, paesi, città, regioni, in cui la maggior parte avverrà, anche dell'anno 1585, e dell'anno 1606, cominciando dopo il tempo presente, che è il 14 marzo 1557, e passando oltre ben a lungo fino all'avvenimento, che sarà dopo l'inizio del millennio 7 profondamente valutato[...]

mercoledì 13 marzo 2013

La Quartina X,91 e l'elezione di papa Francesco!

Stasera interrompo i post che pubblicano mano a mano il documento completo, che è pubblicato dal giorno 11 marzo e si trova al seguente link:
(per inviare osservazioni: nostradamus1609@gmail.com)

E' infatti indispensabile commentare brevemente l'evento di oggi: è stato da poche ore eletto il nuovo Papa.
Il cardinale Jorge Bergoglio, argentino di Buenos Aires, è stato eletto papa dal Conclave e ha assunto il nome di Francesco I.

Quindi, secondo la datazione celata, e la sua messa in chiaro in base all'ipotesi da me formulata e ampiamente illustrata e documentata, il giorno di oggi, 13 marzo 2013, corrisponde al Capodanno (1 gennaio) del 1609 della datazione celata.

Il prescelto ha delle caratteristiche che richiamano in modo impressionante la Quartina X, 91, che qui riporto:

Clergé Romain l'an mil six cens & neuf
Au chef de l'an fera election:
D'un gris & noir dela Compagnie yssu,
Qui onc ne fut si maling.

(Il Clero Romano, l'anno mille sei cento e nove / Al capo dell'anno farà elezione: / D'un grigio e nero della Compagnia uscito, / Che non ce ne fu così maligno.)

Quindi, Nostradamus ha previsto che il 1 gennaio 1609 della datazione celata il conclave avrebbe eletto un papa "gris & noir" "dela Compagnie yssu".
Sentendo la notizia da una vicina di posto, sulla metropolitana, ho immediatamente pensato alla provenienza argentina. L'Argentina è la terra che ha il nome dell'argento: e l'argento è grigio lucente, e diventa nero quando si ossida (come ben sa chi ripulisce l'argenteria di casa). Si tratta solo di una prima interpretazione a caldo, ma già notevole.

Subito dopo ho saputo che il papa è gesuita. Arriva quindi dalla Compagnia di Gesù, esattamente secondo l'ipotesi più plausibile, come spiegavo nel mio lavoro ben prima dell'elezione (e che, a onor del vero, era un'ipotesi non certo solo mia), della locuzione usata dal veggente.
Ma non basta: questo è il primo papa gesuita della storia.
E Nostradamus lo ha predetto più di 450 anni fa.

Per finire, ho ascoltato le prime parole del nuovo pontefice. Questi ha scherzato, con sense of humour, che i suoi fratelli cardinali dovevano scegliere il nuovo vescovo di Roma, e sono andati a prenderlo "quasi alla fine del mondo". E' evidente e suggestivo il riferimento spaziale, se si pensa che la Terra del Fuoco, la lingua sud dell'Argentina, è la parte più vicina all'Antartide, quindi lontanissima dal nostro emisfero boreale. Ma è inquietante e da brividi l'altro significato sotteso, sia pure involontariamente, nel discorso del papa: il riferimento temporale. Questo se si pensa di nuovo alla profezia di Malachia, e ancor più alle altre presunte profezie di Nostradamus.

Il quarto verso, per ora, non è verificabile. Esprimiamo l'auspicio che il suo significato sia diverso da quello apparente.


Ora ci possiamo mettere al lavoro. Ci sono buone probabilità che la datazione celata sia svelata definitivamente; questo non svela che una minima parte delle profezie, ma ci dà l'occasione per lavorare sulle altre quartine e sestine datate secondo il medesimo sistema.


lunedì 11 marzo 2013

Documento completo

Al seguente link è possibile scaricare il documento completo in formato .pdf.
Il testo verrà comunque pubblicato in forma episodica, integrandolo talvolta con informazioni aggiuntive o complementari.

https://www.dropbox.com/s/mqv98xvm05tfxxg/Datazione_Nostradamus_1.3.pdf

L'introduzione a questo lavoro, con relative spiegazioni, è invece consultabile visitando il post di presentazione.