venerdì 25 agosto 2023

La Chiesa Cattolica dal 2013 al futuro: Tre Quartine e una ipotesi

 

Nostradamus dedica diverse profezie alla Chiesa cattolica, ai suoi Papi, alle sue vicende nei secoli in cui si dipana la durata del messaggio contenuto nelle Centurie.

Il blog nostradamus1609@blogspot.com nasce proprio, come idea (cominciando a concretizzare anni di studi precedenti e individuando nell’anno 1609 della datazione celata un punto cruciale delle vicende prossime venture), con il momento storico delle “dimissioni” di papa Benedetto XVI e nel blog stesso avevamo, già allora, associato quel momento storico e ampiamente commentato alla Quartina X,91.

In questo articolo intendiamo riprendere alcune delle elaborazioni già condotte allora, affiancarvi una Quartina inedita e correlarle in una ipotesi – suggestiva e inquietante – sul percorso attuale e prossimo della Chiesa di Roma.


Con lo scopo di prevenire una critica ricorrente, e come consuetudine dei nostri scritti, ricordiamo ai lettori che, nel leggere Nostradamus, sarebbe buona regola attenersi a quanto afferma il veggente stesso. Egli, nelle lettere a Enrico e al figlio Cesare, conferma la difficoltà di interpretazione della maggior parte delle quartine; afferma che si riconoscerà che una delle profezie si è verificata – esattamente come è scritta – solo dopo l'evento stesso, e che avrebbe potuto corredare ogni quartina con le date degli avvenimenti (e ciò è stato fatto per un numero limitatissimo di quartine, come si è visto nel documento che ha dato origine a questo blog:

http://nostradamus1609.blogspot.it/2013/03/documento-completo.html).

Il veggente rifiuta però ogni ambiguità affermando che le profezie, per quanto enigmatiche, hanno sempre un solo senso e un'unica comprensione. Ciò nonostante, riteniamo, alcune espressioni possono ben avere più letture, ma tali da rafforzarsi tra loro mantenendo ciascuna un senso compiuto e sufficiente.

I lettori di Fenix e di Orizzonte Zero già sanno che la nostra interpretazione della Quartina I,4 ci porta a ritenere che il periodo del Coronavirus, quello che abbiamo appena drammaticamente vissuto, sia anche il periodo storico in cui si compie la crisi più grave della Chiesa cattolica, quantomeno dai tempi in cui visse il veggente.

Lors se perdra la piscature barque,
Sera regie en plus grand detriment.1


Per comprendere e mettere in fila alcuni fatti fondamentali di questo “perdersi” e di questo “detrimento” (di cui dovremo vedere ancora le conseguenze più devastanti), vorremmo ripartire dalla Quartina X,91.



X, 91

Clergé Romain l'an mil six cens & neuf

Au chef de l'an fera election:

D'un gris & noir dela Compagnie yssu,

Qui onc ne fut si maling2.



La traduzione dell’intera quartina è relativamente semplice, ma non è semplice la spiegazione di tutti i fonemi e l’interpretazione piena di quanto scritto.

Affrontiamo brevemente la questione della data.

Tra le poche date contenute nelle Quartine (la quasi totalità di esse, come già evidenziato dal profeta stesso, non è datata), ve ne sono due che appaiono molto vicine tra loro e che, se si riferissero alla effettiva data storica, non combacerebbero con alcun evento accaduto. Le due date sono: il 1609 della Quartina X,91 e il “1607 de Liturgie” della Quartina VI,54.

L’ipotesi, fatta anche da altri interpreti, che le due date siano celate e che il mistero potrebbe svelarsi con la corretta decifrazione di quel “de Liturgie”, ci ha poi portato, dando un nome a entrambi gli avvenimenti descritti in tali due Quartine, a identificare il 1607 nel 2011 e il 1609 nel 2013 (anni, peraltro, non necessariamente coincidenti dal 1 gennaio al 31 dicembre ma anche eventualmente sfalsati tra loro).


Dunque, nel 1609 della datazione celata, “al capo dell'anno”, avverrà o è avvenuta l'elezione, da parte del Clero romano, di una persona, le cui caratteristiche sono poi tratteggiate negli ultimi due versi. Essi impietosamente lo descrivono come il più maligno di tutti, grigio e nero, uscito dalla Compagnia.

Nel passato, partendo dall’epoca di Nostradamus, non sono mai avvenute elezioni a capodanno. Ne avvenne una nel Natale 1559 (Pio IV), mentre nel primo trimestre dell’anno sono avvenute le seguenti: il 7 gennaio 1566 (Pio V), il 30 gennaio 1592 (Clemente VIII, il cui conclave iniziò poco dopo capodanno), il 9 febbraio 1621 (Gregorio XV), il 15 febbraio 1774 (Pio VI), il 14 marzo del 1800 (Pio VII), il 2 febbraio 1831 (Gregorio XVI), il 20 febbraio 1878 (Leone XIII), il 6 febbraio 1922 (Pio XI), e il 2 marzo 1939 (Pio XII). Ma non, comunque, nel 1609.


Il fatto che il 1609 corrisponda (con un'eventuale sfalsatura di giorni, settimane o mesi) al 2013, si accorda con l'inizio del conclave che, nelle intenzioni dei Cardinali che si riunirono, avrebbe dovuto eleggere il successore di Papa Benedetto XVI. Ma anche quest'elezione non è avvenuta a capodanno, se non in senso lato: è avvenuta nel primo trimestre dell'anno e precisamente il giorno 13 marzo 2013.

Tuttavia, anche per come è congegnata la quartina è anche possibile che “au chef de l'an” si riferisca non alla datazione in chiaro, ma a quella celata! In questo caso, il giorno dell'elezione sarebbe il giorno d'inizio dell'anno 1609 della datazione celata.

In questa ipotesi oggi è probabile quello che prima dell’elezione, come scrivemmo nel blog, si poteva sapere solo in modo approssimativo e cioè che:

il 1° gennaio 1609 "de Liturgie" corrisponda al 13 marzo 2013.


Quindi, Nostradamus ha previsto che il 1 gennaio 1609 della datazione celata il conclave avrebbe eletto una persona "gris & noir dela Compagnie yssu".
Subito dopo l'elezione avevamo scritto che l'interpretazione dell'attributo "grigio e nero" poteva individuarsi nella provenienza argentina, in quanto l'argento è grigio lucido e con l'ossidazione si annerisce. A questa interpretazione, che riteniamo ancora valida, ne avevamo poi affiancata un'altra che qui riassumiamo.


Uno dei fatti inediti dell'ascesa di Bergoglio sta in ciascuno dei seguenti due elementi, e nel fatto che essi siano presenti insieme.
Il primo elemento è la scelta del nome di Francesco, che - come affermato da Bergoglio stesso eliminando altre ipotesi circolate - si riferisce esplicitamente a San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia, fondatore dell'ordine dei francescani e noto soprattutto per la pratica di una povertà integrale. Che il richiamo sia a lui, del resto, è confermato dagli stessi gesti e parole dell’eletto, tutti indirizzati, fin dal principio, a dare l'idea di una volontà di rinnovamento della Chiesa nel senso di una riduzione del superfluo e dell'attaccamento alla ricchezza e alle cose terrene.


Il secondo elemento è la provenienza, primo papa della storia, dall'ordine dei gesuiti o Compagnia di Gesù, fatto profetizzato con grande precisione dalla seconda parte del terzo verso della quartina richiamata.

Si può affermare quindi che questo papa riassuma su di sé richiami espliciti ed evidenti ai due ordini religiosi dei francescani e dei gesuiti.

Ebbene, verificando i colori tradizionali degli abiti di questi due ordini si trova facilmente che i francescani hanno l'abito grigio3 (esistono naturalmente all'interno dell'ordine famiglie che hanno poi adottato abiti di colore diverso, come i cappuccini che hanno un saio marrone), mentre i gesuiti hanno l'abito nero in quanto hanno scelto di averlo comune a quello del clero secolare, cioè dei preti.


Quindi la locuzione "gris & noir" descrive efficacemente il duplice e contemporaneo riferimento di papa Francesco ai due ordini religiosi.

Una quartina precisa come poche: il che già allora induceva preoccupazioni legittime sull'avverarsi del quarto verso, nonostante la popolarità e l’acclamazione mediatica per questa figura.

Su questo va fatta ancora una precisazione.

Il termine “maling”, da riportare a “malin” significa tanto “malvagio, maligno” quanto “astuto, malizioso”. In effetti, dai dizionari di francese moderno si rileva come addirittura il primo significato alluda proprio all'astuzia; in francese moyen, invece, il significato base allude alla malvagità, ma il verbo “maliner”, che ne condivide la radice, significa anche “frodare, macchinare”, contenendo così il concetto di astuzia (anche se con connotazione piuttosto negativa). Pertanto, si devono contemplare entrambi i significati, per questo aggettivo attribuito a Jorge Mario Bergoglio.


Portiamo comunque l’attenzione del lettore su un particolare: in nessun verso della Quartina la persona eletta dal Clero romano, di cui trattasi, viene definita Papa o Pontefice.


Ricapitoliamo così il significato che si ritiene di attribuire alla Quartina X,91, quartina così importante, per N., da averla voluta corredare di una data, sebbene celata.

Il Clero romano, a Capodanno del 1609 (della datazione celata: quindi, il 13 marzo 2013), eleggerà un personaggio che riassumerà in sé i colori grigio e nero (sia in quanto sarà dell’ordine gesuitico e si vorrà richiamare a quello francescano, sia per la provenienza dal Paese dell’argento) e che proverrà dalla Compagnia di Gesù (i gesuiti); Mai ve ne è stato e mai ve ne sarà uno così maligno/astuto.”


Ora è chiaro che se a capo della Chiesa è posta una persona su cui il giudizio morale di Nostradamus è così spietato, è naturale accostare la sua venuta con la crisi della Chiesa stessa profetizzata dalla Quartina I,4.



Vi è un'altra quartina che vogliamo esaminare e si riferisce quasi certamente a un momento importante della vita della Chiesa.


VIII, 93:

Sept mois sans plus obtiendra prelature

Par son decez grand scisme fera naistre:

Sept mois tiendra un autre la preture,

Pres de Venise paix union renaistre.4


Non vi sono eventi passati della vita della Chiesa, da Nostradamus in poi, che possano risultare descritti da questi versi.

Quindi si tratta di eventi della Chiesa futura.

E quali sono gli elementi forniti da questa Quartina?


Primo elemento. Alla morte del personaggio descritto dal primo verso, nascerà un grande scisma.

Anche qui, è appena il caso di ricordare che nella Chiesa non vi sono stati più scismi, dopo l’epoca di Nostradamus.

Questo impone che il veggente si riferisca a un personaggio di primo piano della vita della Chiesa, perché altrimenti non sarebbe giustificata la conseguenza dello scisma. E tra tutti, quello più di primo piano è colui che siede sul soglio pontificio.


Secondo elemento. Presso un luogo chiamato “Venise” si ricomporrà la pace tra le fazioni scismatiche e rinascerà l’unione della Chiesa.

Evento, quindi, chiaramente successivo allo scisma.


Terzo elemento: il personaggio del primo verso otterrà (o terrà) una carica definita come “prelatura” per 7 mesi.

Nessun Papa, sinora, ha tenuto il Seggio per 7 mesi, neanche considerando un'approssimazione di giorni in più o in meno.


Quarto elemento: il terzo verso ci dice che per 7 mesi – dopo la morte del primo e forse anche dopo lo scisma - un altro personaggio manterrà una “pretura”, che sembrerebbe una sorta di reggenza laica o comunque non investita del potere e del ruolo di Papa.


Ora arriviamo alle ipotesi di interpretazione e ricostruzione della Quartina.


Si può fare la seguente osservazione: il primo e il terzo verso sono molto simili e differiscono infatti solo per le seguenti parole nell'ordine: “sans plus ob un autre”. “Sans plus un autre” significa “senza più un altro”: la locuzione celata potrebbe quindi affermare che ci si riferisca a un papa, o tale considerato, cui non ne seguiranno altri. E “ob”? Un'ipotesi fatta prima dell’elezione del 2013 era che potesse rappresentare le iniziali dell'ultimo Papa.

Scrivemmo sul blog, prima dell’elezione del 2013, che avremmo potuto verificare se il termine "ob", unica aggiunta rispetto alla locuzione "sans plus un autre" (ottenibile mediante un semplice artificio dal 1° e 3° verso), racchiudesse le iniziali dell'attuale papa. In effetti, così non è: le iniziali infatti, considerando il solo primo nome, sono JB (Jorge Bergoglio). 

Ma pronunciando il nome, a meno dell'acca aspirata, le iniziali del papa suonano proprio come "OB": una simile interpretazione - che potrebbe apparire un po' forzata - può giustificarsi solo in relazione al modo di Nostradamus di ottenere la visione, che, stando alle quartine descrittive, sembra costituito soprattutto da immagini e suoni. Se pertanto egli avesse udito pronunciare il nome del nuovo Papa, avrebbe potuto individuare la O e la B come iniziali del nome e del cognome, anche se è plausibile che, in fase di analisi, egli abbia potuto identificare nel nome spagnolo Jorge il vero nome di battesimo del pontefice; ma a quel punto, può aver deciso di utilizzare un artificio.

In tal caso, il significato del primo verso sarebbe:

Sette mesi e non più Jorge Bergoglio terrà la carica ecclesiastica a lui attribuita”.

Ma sette mesi, a partire da quando?


Una prima ipotesi può significare che il “papato” attuale durerà appena sette mesi.

Questa ipotesi, chiaramente, non si è verificata.

Ma potrebbe anche avere un altro significato se lo colleghiamo al terzo verso, che già abbiamo visto essere in relazione col primo.


Vi è un altro elemento caratteristico della situazione attuale: a seguito delle dimissioni di Benedetto XVI si è avuta la presenza di un papa emerito, o almeno così egli è stato chiamato, accanto al papa ritenuto in carica; abbiamo avuto quindi, in un certo senso, due papi, fino alla scomparsa di Benedetto XVI (Ratzinger) avvenuta nel recente 31 dicembre 2022.


Il terzo verso, combinato col primo, potrebbe infatti significare che “O.B.” terrà la carica per sette mesi e non oltre (sans plus) quando non vi sarà più un altro papa in Vaticano (il papa emerito): per sette mesi, cioè, egli governerebbe effettivamente da solo (O.B. sans plus un autre). Tuttavia, qui dichiariamo espressamente di non voler attribuire preventivamente e pubblicamente alcuna data al termine del “pontificato” di Bergoglio e tanto meno prefigurare la morte di una persona in una precisa data, cosa che non riterremmo etica e che, inoltre, può essere al di là di quanto consentito a un veggente o a chi lo interpreta. Tanto più che, comunque, il termine della “prelature” potrebbe anche non coincidere con il “decez” (ad esempio, per effetto di ulteriori “dimissioni”).


Rimangono i fatti successivi ai sette mesi di prelatura: per sette mesi un altro terrà una reggenza (probabilmente senza essere eletto e quindi senza diventare papa); si creerà uno scisma in seno alla Chiesa; in un luogo indicato come “Venise” vi saranno di nuovo pace e unione.


Un cenno al termine “Venise” è doveroso.

Se in prima interpretazione il luogo più probabile è certamente Venezia, riportiamo una seconda interpretazione, dovuta a Luciano Sampietro, che anagrammando il termine e considerando l’equivalenza nel linguaggio antico della “v” con la “u”, riporta a “E. Unies” ovvero “Etats Unies”, cioè Stati Uniti, con un chiaro riferimento agli Stati Uniti d’America o USA. Al momento, è ben difficile spingersi oltre…

Inoltre, anche in questo caso portiamo nuovamente l’attenzione del lettore su un particolare: il primo verso, nell’usare il termine “prelatura”, evita accuratamente di dare a questa carica il valore di un Pontificato, limitandosi a utilizzare un termine generico, traducibile come “carica ecclesiastica”.


Ricapitoliamo così il significato che potrebbe avere la Quartina VIII,93, che, comunque, non si è ancora verificata nella sua interezza.

E, pertanto, ricordiamo che, anche in questo caso, resta difficilissimo ipotizzare il pieno significato di questa quartina prima che l'evento si verifichi.


Sette mesi, e non più tempo, O.B. manterrà la sua carica ecclesiastica (ovvero: sette mesi, senza più la presenza di un altro,…); con la sua morte, farà nascere un grande scisma in seno alla Chiesa; Per sette mesi un altro terrà una reggenza; presso “Venise” rinasceranno unione e pace nella Chiesa.”


Una breve considerazione in merito allo scisma profetizzato da questa e da altre quartine di Nostradamus.

E’ noto a tutti che la Chiesa attuale è divisa in più fazioni, grossolanamente riferibili a due: i conservatori, fedeli alla Tradizione e alla dottrina plurisecolare della Chiesa che si è mantenuta inalterata certamente fino al Concilio Vaticano II, ma per molti versi anche dopo di esso; e i modernisti o progressisti, convinti che la Chiesa debba adattarsi ai tempi e al sentire del mondo anche a costo di dover rivedere molti precetti ritenuti ormai obsoleti o incompatibili con il mondo (ad esempio: il celibato dei preti, la posizione sull’aborto, quella sull’unione omosessuale, sul ruolo delle donne nella Chiesa, il rapporto con altre Fedi,…).

Queste posizioni si contrastano sempre più apertamente e se finora si è trovato un precario equilibrio, non è detto che ciò resti vero nel futuro, anche perché i cambiamenti nel modo di sentire della società accelerano in modo impressionante e per l’opera stessa di Bergoglio, fautore di una chiesa molto orientata al sociale, molto “ONG”, e sempre meno spirituale e contemplativa, oltre che tollerante verso alcuni di questi cambiamenti (uno per tutti: la giornata indetta dalle diocesi per celebrare l’accoglienza verso gli omosessuali in un quadro dottrinario che pure ancora condanna la pratica concreta dell’omosessualità come peccato e non riconosce alcun valore di famiglia alle coppie omosessuali).

Quindi, dopo di lui, si troverà una strada unica per continuare l’avventura millenaria nel mondo della Chiesa?

Inoltre, sussiste una ipotesi ancora più estrema5, in cui si ritiene che papa Benedetto XVI si sia dimesso, appositamente, in modo invalido, con la conseguenza che lui è rimasto il Papa legittimo fino alla sua morte, mentre oggi la Chiesa dovrebbe eleggere un nuovo Papa essendo la sede vacante; il conclave del 2013 sarebbe stato illegittimo ai sensi del diritto canonico perché tenutosi a Papa in vita e che non aveva abdicato, e perciò avrebbe eletto un antipapa. L’ipotesi in questione afferma che papa Benedetto XVI si è / è stato collocato in sede impedita, ossia, pur conservandosi Papa, nell’impossibilità di esercitare praticamente il suo ministero perché ridotto all’impotenza .

In questa ipotesi, lo scisma sarebbe già in atto, ma finora in modo sotterraneo e percepito come tale da una parte molto minoritaria del clero e dei fedeli.

Rimandando, per gli approfondimenti, all’autore, qui ricordiamo che tutti coloro che, ecclesiastici, hanno aderito pubblicamente a tale ipotesi sono stati scomunicati da Bergoglio (uomo, in questo caso, non così di larghe vedute…).


Una Quartina inedita riguardante certamente la Chiesa del presente/futuro, con cui concludiamo questo primo excursus, è la:


V,15


En navigant captif prins grand Pontife,

Grand aprets faillir les clercs tumultuez:

Second esleu absent son bien debife,

Son favory bastard a’ mort tuè6.


Che la Quartina si riferisca alla Chiesa è cosa molto probabile, vista la terminologia adottata dal veggente (Pontife, clercs) il che porta ad associare immediatamente il termine “navigant” alla “barca di Pietro”, ovvero la nave che simboleggia la Chiesa.

In un precedente articolo a cui rimandiamo (Orizzonte Zero, N.25, 2023) abbiamo già approfondito questo tema, riferito alla locuzione, adoperata nella Quartina I,4, di “piscature barque”.

Vista la sintassi del primo verso, sarebbe stato più logico adottare il termine “navigation” in luogo di “navigant” (sebbene la cosa si possa spiegare anche con una semplice esigenza metrica).

Questo ha portato già altri interpreti7 a valutare l’interpretazione di “navigant” anche come anagramma di “Vatican”, a meno dell’assimilazione tra le due gutturali “c” e “g” e di una lettera, .


Tale interpretazione è funzionale, perché rafforzativa del significato principale, cioè “durante la navigazione”, locuzione che, riferita a un Pontefice, non può che voler dire “nel corso del suo Pontificato”, in quanto è in tale fase che egli conduce “la barca di Pietro”. Ma aggiunge anche un elemento, cioè che la cattura avviene nel Vaticano stesso e non in un luogo qualsiasi.


Il verso quindi significherebbe: “Un grande Pontefice preso prigioniero durante il suo Pontificato, in Vaticano”.


La prigionia del papa riporta la mente ad alcuni eventi del passato (senza menzionare la “cattività avignonese” dei Papi in quanto precedente all’epoca di Nostradamus), tra i quali il più famoso è la deportazione di papa Pio VII il 5 luglio 1809 prima a Savona, poi a Fontainebleu da parte di Napoleone Bonaparte, oppure anche l’arroccamento in Vaticano di papa Pio IX (che arrivò a dichiararsi prigioniero politico dello Stato Italiano) dopo la breccia di Porta Pia del 20 settembre 1870 e la conseguente annessione all’Italia di Roma e dei territori dell’ex Stato Pontificio.


Tuttavia, l’incipit del terzo verso ha in sé un forte elemento di attualità che ci conduce a esplorare la possibilità concreta che la predizione si riferisca ai nostri tempi.

Infatti la situazione del “second esleu” è proprio quella che si è venuta a verificare con l’elezione di Jorge Mario Bergoglio, che risulta un secondo eletto dopo papa Ratzinger, ancora in vita e ancora in Vaticano.


Proviamo allora a verificare tale ipotesi cominciando intanto a chiarire la traduzione di alcuni termini di non immediata comprensione.


- “aprets”. Su questo termine si possono fare due ipotesi.

La parola potrebbe ricondursi ad“apres”, che significa “dopo”.

Oppure potrebbe ricondursi ad “apprets”, che significa “preparativi”.


- “bien” ha , come in italiano, i due significati: quello del sostantivo (i beni, il patrimonio, la cosa più cara a una persona, il suo bene) o quello dell’avverbio (bene, come nel detto “di bene in meglio”).


- “absent” ha due significati: il principale è “assente, non presente”, il secondario è “distratto” in quanto assente in senso figurato.


- “debife” è un termine del francese moyen derivante dal verbo “debiffer”, con il significato di disfare, distruggere, guastare.


Così, nell’ipotesi che il “second esleu” sia Bergoglio, il “grand Pontife” deve essere papa Benedetto XVI.

Cosa ci dice Nostradamus dei due eletti?

Di Benedetto: che è preso prigioniero in Vaticano e che ciò accade durante il suo Pontificato.

Di Bergoglio, autonominatosi Francesco: che, essendo assente o distratto, il suo bene viene disfatto o rovinato.

Questi due versi si porrebbero in perfetta assonanza con l’ipotesi avanzata da Cionci.


Supponiamo per un attimo, come ipotesi di scuola, che la teoria di Cionci sia fondata.

In tal caso, i versi ci direbbero proprio che Benedetto XVI si pone nelle condizioni di essere sostanzialmente prigioniero “in sede impedita” pur restando in Vaticano. Questo avviene in due momenti: prima avendo proclamato una rinuncia nulla al Papato, e quindi restando Papa; poi, con la conferma di tale condizione da parte dei Cardinali, che riunendosi in un conclave illegittimo eleggono un “secondo” e quindi gli sottraggono definitivamente l’esercizio pratico della funzione papale che viene assegnata a un altro.

Ma ci direbbero anche che il bene assegnato a Bergoglio, cioè il Pontificato, è stato svuotato, depauperato della sua unicità, essendo nella realtà giuridica un antipapato; e questo avviene mentre il “secondo eletto” è ancora assente, cioè già durante le dimissioni di Benedetto e quindi prima del conclave che lo elegge il 13 marzo 2013. Inoltre Bergoglio (come del resto gli altri Cardinali) è abbastanza “distratto”, “assente a sé stesso” da non accorgersene neanche dopo, tanto che si considera papa legittimo o almeno così fa ritenere.

Inoltre gli epiteti assegnati ai due sarebbero coerenti con questa ipotesi, in quanto Benedetto è chiamato “Pontefice”, mentre Bergoglio è chiamato semplicemente “eletto”, ma Nostradamus, come anche nelle due precedenti quartine qui esaminate (ricordiamo: terrà la prelatura; l’elezione di “uno”), non lo legittima mai con l’attributo di “Papa” o di “Pontefice”.


Il quarto verso potrebbe riferirsi al futuro.

Ma anche questo contiene un elemento che sarebbe coerente con l’ipotesi.

Infatti sembra dirci che il favorito, o preferito, del “secondo eletto”, viene assassinato.

Ma ci dice anche che questo favorito è “bastard”, cosa che può ben significare illegittimo, in quanto, nell’ipotesi evidenziata, un qualsiasi successore di Francesco sarebbe a sua volta un antipapa se eletto da un conclave composto anche dai molti Cardinali nominati, invalidamente, da Bergoglio.

In questo momento, però, non è dato sapere a chi il verso possa riferirsi. A qualcuno, probabilmente, Bergoglio già pensa, visto che è arrivato addirittura a prefigurarne il nome papale in Giovanni XXIV8.


Il secondo verso, tenuto conto del momento predetto dal primo verso (le presunte dimissioni di Benedetto XVI) sembra potersi spiegare sempre in riferimento al momento delle dimissioni, che portano a “grandi preparativi” (per eleggere un nuovo Papa e, se vogliamo essere più maliziosi, per eleggere finalmente un papa modernista come da molti anni alcuni gruppi di prelati tentavano di fare, essendovisi già avvicinati al Conclave del 2005) che, tuttavia, falliscono (in quanto il vero Papa rimane comunque Benedetto XVI) e, più in generale, tutto il clero è in tumulto dopo l’atto clamoroso delle dimissioni, che, anche nell’ipotesi dominante che le considera legittime, sono un gesto che non era mai stato fatto da nessun Papa moderno.


Ora che i pezzi del puzzle sembrano essere al loro posto, ricostruiamo il significato della Quartina così come interpretata.


Il grande Pontefice Benedetto XVI sarà posto “prigioniero” in sede impedita nel Vaticano stesso a un certo punto del suo Pontificato (dal 1° marzo 2013); il clero sarà in tumulto a seguito delle sue “dimissioni”, ma falliranno i grandi preparativi per sostituirlo; colui che sarà eletto dopo di lui, Bergoglio, sarà assente, e poi incapace di accorgersene, quando il papato, prima ancora di acquisirlo, gli sarà stato sottratto; il suo successore favorito, illegittimo, sarà colpito a morte.”.


Le Quartine riguardanti la Chiesa, del passato, del presente e del futuro, sono ancora molte e richiedono un’accurata opera di interpretazione, sempre aderente alla logica.

Non pare esservi dubbio che nei prossimi mesi/anni si preparino grandi sconvolgimenti nella vita della Chiesa, che sono correlati a quelli dell’Italia e del mondo.

Questo lavoro possa servire agli studiosi di Nostradamus per proseguire con la decifrazione delle sue straordinarie opere e alle persone per riflettere sulle scelte e sulla situazione generale che stiamo vivendo.


terminato il 27 giugno 2023,


nostradamus1609


nostradamus1609@gmail.com






terminato il 27 giugno 2023,


nostradamus1609

Nota: la data della definitiva stesura del documento è legalmente attestata da marca temporale.

 

1Allora si perderà la barca del pescatore, / Sarà diretta nel più grande detrimento.

2 Il Clero Romano, l'anno mille sei cento e nove / Al capo dell'anno farà elezione: / D'un grigio e nero della Compagnia uscito, / Che non ce ne fu così maligno.

3 Poichè per confezionare la tonaca si tesseva della lana grezza (non tinta), alla maniera più semplice e povera, il colore appariva di un CENERINO-GRIGIO, con varie tonalità ora più chiare ora più scure (in base alla lana che si aveva a disposizione). Il colore dell'abito francescano pertanto fu ben presto definito come grigio-cinerino per tutti i francescani , tanto che San Bonaventura nelle sue costituzioni così prescriveva la trama della stoffa: "due fili neri e uno bianco". I dipinti antichi attestano il colore cenerino come tipico dei francescani della prima ora, i frati "della comunità"o conventuali, tanto che nei paesi anglosassoni i Frati Conventuali erano e sono ancora chiamati i GREY FRIARS (frati grigi).
da http://www.vocazionefrancescana.org/2011/07/labito-francescano-ma-che-colore-ha.html

4Sette mesi senza più otterrà prelatura / Per il suo decesso grande scisma farà nascere; /
Sette mesi terrà un altro la pretura / Vicino a Venezia, pace unione rinasceranno.

5Andrea Cionci, “Codice Ratzinger”, Edizioni Byoblu

6In navigante preso prigioniero il grande Pontefice, / grandi preparativi fallire il clero in tumulto: / Secondo eletto assente suo bene disfatto, / Suo favorito bastardo ucciso a morte.

7Carlo Patrian, “Nostradamus. Le profezie”, Edizioni Club degli editori, 1978

8 Fatto che appare quasi incredibile, se si pensa che l’autoassegnazione del nome è una prerogativa assoluta del Papa appena eletto e secondo la dottrina viene suggerita dallo Spirito Santo: che il nome sia pertanto anche solo suggerito dal predecessore appare una ingerenza indebita nelle prerogative di altri

2 commenti:

  1. Complimenti per l'ineccepibile analisi, svolta con grande acribia filologica, come sempre.

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    1. Ringrazio per l'apprezzamento, un lavoro come questo deve essere fatto con rigore e onestà intellettuale. Il merito principale, pero', è del Veggente e di Colui che ha permesso che potesse pre-vedere.

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