Con la morte di Jorge Mario Bergoglio, noto come "papa Francesco", avvenuta il 21 aprile 2025 nel Lunedì dell'Angelo, si concludono 12 densi anni di governo della Chiesa.
Vogliamo qui ricordare la Quartina fondamentale che ne previde l'elezione (la X,91) e ne tratteggiava le caratteristiche e successivamente aggiornare le ipotesi in merito alla Quartina VIII,93 collocata nel futuro.
Il blog nostradamus1609@blogspot.com nasce proprio, come idea (cominciando a concretizzare anni di studi precedenti e individuando nell’anno 1609 della datazione celata un punto cruciale delle vicende prossime venture), con il momento storico delle “dimissioni” di papa Benedetto XVI e nel blog stesso avevamo, già allora, associato quel momento storico e ampiamente commentato alla Quartina X,91.
X, 91
Clergé Romain l'an mil six cens & neuf
Au chef de l'an fera election:
D'un gris & noir dela Compagnie yssu,
Qui onc ne fut si maling2.
La
traduzione dell’intera quartina è relativamente semplice, ma non è
semplice la spiegazione di tutti i fonemi e l’interpretazione piena
di quanto scritto.
Affrontiamo brevemente la questione della data.
Tra le poche date contenute nelle Quartine (la quasi totalità di esse, come già evidenziato dal profeta stesso, non è datata), ve ne sono due che appaiono molto vicine tra loro e che, se si riferissero alla effettiva data storica, non combacerebbero con alcun evento accaduto. Le due date sono: il 1609 della Quartina X,91 e il “1607 de Liturgie” della Quartina VI,54.
L’ipotesi, fatta anche da altri interpreti, che le due date siano celate e che il mistero potrebbe svelarsi con la corretta decifrazione di quel “de Liturgie”, ci ha poi portato, dando un nome a entrambi gli avvenimenti descritti in tali due Quartine, a identificare il 1607 nel 2011 e il 1609 nel 2013 (anni, peraltro, non necessariamente coincidenti dal 1 gennaio al 31 dicembre ma anche eventualmente sfalsati tra loro).
Dunque, nel 1609 della datazione celata, “al capo dell'anno”, avverrà o è avvenuta l'elezione, da parte del Clero romano, di una persona, le cui caratteristiche sono poi tratteggiate negli ultimi due versi. Essi impietosamente lo descrivono come il più maligno di tutti, grigio e nero, uscito dalla Compagnia.
Nel passato, partendo dall’epoca di Nostradamus, non sono mai avvenute elezioni a capodanno. Ne avvenne una nel Natale 1559 (Pio IV), mentre nel primo trimestre dell’anno sono avvenute le seguenti: il 7 gennaio 1566 (Pio V), il 30 gennaio 1592 (Clemente VIII, il cui conclave iniziò poco dopo capodanno), il 9 febbraio 1621 (Gregorio XV), il 15 febbraio 1774 (Pio VI), il 14 marzo del 1800 (Pio VII), il 2 febbraio 1831 (Gregorio XVI), il 20 febbraio 1878 (Leone XIII), il 6 febbraio 1922 (Pio XI), e il 2 marzo 1939 (Pio XII). Ma non, comunque, nel 1609.
Il fatto che il 1609 corrisponda (con un'eventuale sfalsatura di giorni, settimane o mesi) al 2013, si accorda con l'inizio del conclave che, nelle intenzioni dei Cardinali che si riunirono, avrebbe dovuto eleggere il successore di Papa Benedetto XVI. Ma anche quest'elezione non è avvenuta a capodanno, se non in senso lato: è avvenuta nel primo trimestre dell'anno e precisamente il giorno 13 marzo 2013.
Tuttavia, anche per come è congegnata la quartina è anche possibile che “au chef de l'an” si riferisca non alla datazione in chiaro, ma a quella celata! In questo caso, il giorno dell'elezione sarebbe il giorno d'inizio dell'anno 1609 della datazione celata.
In questa ipotesi oggi è probabile quello che prima dell’elezione, come scrivemmo nel blog, si poteva sapere solo in modo approssimativo e cioè che:
il 1° gennaio 1609 "de Liturgie" corrisponda al 13 marzo 2013.
Quindi,
Nostradamus ha previsto che il 1 gennaio 1609 della datazione celata
il conclave avrebbe eletto una persona "gris & noir dela
Compagnie yssu".
Subito dopo l'elezione avevamo scritto
che l'interpretazione dell'attributo "grigio e nero" poteva
individuarsi nella provenienza argentina, in quanto l'argento è
grigio lucido e con l'ossidazione si annerisce. A questa
interpretazione, che riteniamo ancora valida, ne avevamo poi
affiancata un'altra che qui riassumiamo.
Uno
dei fatti inediti dell'ascesa di Bergoglio sta in ciascuno dei
seguenti due elementi, e nel fatto che essi siano presenti
insieme.
Il primo elemento è la scelta del nome di Francesco,
che - come affermato da Bergoglio stesso eliminando altre ipotesi
circolate - si riferisce esplicitamente a San Francesco d'Assisi,
patrono d'Italia, fondatore dell'ordine dei francescani e noto
soprattutto per la pratica di una povertà integrale. Che il richiamo
sia a lui, del resto, è confermato dagli stessi gesti e parole
dell’eletto, tutti indirizzati, fin dal principio, a dare l'idea
di una volontà di rinnovamento della Chiesa nel senso di una
riduzione del superfluo e dell'attaccamento alla ricchezza e alle
cose terrene.
Il
secondo elemento è la provenienza, primo papa della storia,
dall'ordine dei gesuiti o Compagnia di Gesù, fatto profetizzato
con grande precisione dalla seconda parte del terzo verso della
quartina richiamata.
Si può affermare quindi che
questo papa riassuma su di sé richiami espliciti ed evidenti ai due
ordini religiosi dei francescani e dei gesuiti.
Ebbene,
verificando i colori tradizionali degli abiti di questi due ordini si
trova facilmente che i francescani hanno l'abito grigio3
(esistono naturalmente all'interno dell'ordine famiglie che hanno poi
adottato abiti di colore diverso, come i cappuccini che hanno un saio
marrone), mentre i gesuiti hanno l'abito nero in quanto hanno
scelto di averlo comune a quello del clero secolare, cioè dei preti.
Quindi
la locuzione "gris & noir" descrive efficacemente
il duplice e contemporaneo riferimento di papa Francesco ai due
ordini religiosi.
Una quartina precisa come poche: il che già allora induceva preoccupazioni legittime sull'avverarsi del quarto verso, nonostante la popolarità e l’acclamazione mediatica per questa figura.
Su questo va fatta ancora una precisazione.
Il termine “maling”, da riportare a “malin” significa tanto “malvagio, maligno” quanto “astuto, malizioso”. In effetti, dai dizionari di francese moderno si rileva come addirittura il primo significato alluda proprio all'astuzia; in francese moyen, invece, il significato base allude alla malvagità, ma il verbo “maliner”, che ne condivide la radice, significa anche “frodare, macchinare”, contenendo così il concetto di astuzia (anche se con connotazione piuttosto negativa). Pertanto, si devono contemplare entrambi i significati, per questo aggettivo attribuito a Jorge Mario Bergoglio.
Portiamo comunque l’attenzione del lettore su un particolare: in nessun verso della Quartina la persona eletta dal Clero romano, di cui trattasi, viene definita Papa o Pontefice.
Ricapitoliamo così il significato che si ritiene di attribuire alla Quartina X,91, quartina così importante, per N., da averla voluta corredare di una data, sebbene celata.
“ Il Clero romano, a Capodanno del 1609 (della datazione celata: quindi, il 13 marzo 2013), eleggerà un personaggio che riassumerà in sé i colori grigio e nero (sia in quanto sarà dell’ordine gesuitico e si vorrà richiamare a quello francescano, sia per la provenienza dal Paese dell’argento) e che proverrà dalla Compagnia di Gesù (i gesuiti); Mai ve ne è stato e mai ve ne sarà uno così maligno/astuto.”
Ora è chiaro che se a capo della Chiesa è posta una persona su cui il giudizio morale di Nostradamus è così spietato, è naturale accostare la sua venuta con la crisi della Chiesa stessa profetizzata dalla Quartina I,4, da altre quartine e dalla profezia di Malachia che identificava l'ultimo papa della sua lunga e famosa lista con Benedetto XVI, ricordato con il motto "Gloria olivae".
Vi è un'altra quartina già esaminata in questo blog e il cui avverarsi potrebbe sembrare imminente.
VIII, 93:
Sept mois sans plus obtiendra prelature
Par son decez grand scisme fera naistre:
Sept mois tiendra un autre la preture,
Pres de Venise paix union renaistre.4
Non vi sono eventi passati della vita della Chiesa, da Nostradamus in poi, che possano risultare descritti da questi versi, in quanto non vi è mai stato un grande scisma dopo quello protestante / anglicano che si conclude prima della redazione delle Centurie.
Quindi si tratta di eventi della Chiesa futura.
E quali sono gli elementi forniti da questa Quartina?
Primo elemento. Alla morte del personaggio descritto dal primo verso, nascerà un grande scisma.
Questo impone che il veggente si riferisca a un personaggio di primo piano della vita della Chiesa, perché altrimenti non sarebbe giustificata la conseguenza dello scisma. E tra tutti, quello più di primo piano è colui che siede sul soglio pontificio.
Secondo elemento. Presso un luogo chiamato “Venise” si ricomporrà la pace tra le fazioni scismatiche e rinascerà l’unione della Chiesa.
Evento, quindi, chiaramente successivo allo scisma.
Terzo elemento: il personaggio del primo verso otterrà (o terrà) una carica definita come “prelatura” per 7 mesi.
Nessun Papa, sinora, ha tenuto il Seggio per 7 mesi, neanche considerando un'approssimazione di giorni in più o in meno.
Quarto elemento: il terzo verso ci dice che per 7 mesi – dopo la morte del primo e forse anche dopo lo scisma - un altro personaggio manterrà una “pretura”, che sembrerebbe una sorta di reggenza laica o comunque non investita del potere e del ruolo di Papa.
Ora arriviamo alle ipotesi di interpretazione e ricostruzione della Quartina.
Un'ipotesi fatta prima dell’elezione del 2013 era che potesse rappresentare le iniziali dell'ultimo Papa.
Scrivemmo sul blog, prima dell’elezione del 2013, che avremmo potuto verificare se il termine "ob", unica aggiunta rispetto alla locuzione "sans plus un autre" (ottenibile mediante un semplice artificio dal 1° e 3° verso), racchiudesse le iniziali dell'attuale papa. In effetti, così non è: le iniziali infatti, considerando il solo primo nome, sono JB (Jorge Bergoglio).
Ma pronunciando il nome, a meno dell'acca aspirata, le iniziali del papa suonano proprio come "OB": una simile interpretazione - che potrebbe apparire un po' forzata - può giustificarsi solo in relazione al modo di Nostradamus di ottenere la visione, che, stando alle quartine descrittive, sembra costituito soprattutto da immagini e suoni. Se pertanto egli avesse udito pronunciare il nome del nuovo Papa, avrebbe potuto individuare la O e la B come iniziali del nome e del cognome, anche se è plausibile che, in fase di analisi, egli abbia potuto identificare nel nome spagnolo Jorge il vero nome di battesimo del pontefice; ma a quel punto, può aver deciso di utilizzare un artificio.
In tal caso, il significato del primo verso sarebbe:
“Sette mesi e non più Jorge Bergoglio terrà la carica ecclesiastica a lui attribuita”.
Ma sette mesi, a partire da quando? Finora, tutti i tentativi di determinare una ragionevole data di partenza per calcolare i sette mesi non hanno avuto successo. Per tale motivo, si avanza qui una seconda ipotesi:
quella che la prelatura dei sette mesi si riferisca al prossimo eletto dal conclave che prenderà le mosse nei primi dieci giorni del maggio 2025.
In questo momento, ci sentiamo autorizzati a fare questa ipotesi - pur non volendo prefigurare la morte di una persona in una precisa data, cosa che non riterremmo etica e che, inoltre, può essere al di là di quanto consentito a un umile interprete del grande veggente - perché tale persona, al momento, non ha nome e cognome e quindi non è una persona vivente identificabile. Come ipotesi non probabile, si ricorda che il termine della “prelature” potrebbe anche non coincidere con il “decez” del prelato (ad esempio, per effetto di “dimissioni”).
Rimangono i fatti successivi ai sette mesi di prelatura: per sette mesi un altro terrà una reggenza (probabilmente senza essere eletto e quindi senza diventare papa); si creerà uno scisma in seno alla Chiesa; in un luogo indicato come “Venise” vi saranno di nuovo pace e unione.
Un cenno al termine “Venise” è doveroso.
Se in prima interpretazione il luogo più probabile è certamente Venezia, riportiamo una seconda interpretazione, dovuta a Luciano Sampietro, che anagrammando il termine e considerando l’equivalenza nel linguaggio antico della “v” con la “u”, riporta a “E. Unies” ovvero “Etats Unies”, cioè Stati Uniti, con un chiaro riferimento agli Stati Uniti d’America o USA. Al momento, è ben difficile spingersi oltre…
Inoltre, anche in questo caso portiamo nuovamente l’attenzione del lettore su un particolare: il primo verso, nell’usare il termine “prelatura”, evita accuratamente di dare a questa carica il valore di un Pontificato, limitandosi a utilizzare un termine generico, traducibile come “carica ecclesiastica”.
Ricapitoliamo così il significato che potrebbe avere la Quartina VIII,93, che, comunque, non si è ancora verificata nella sua interezza.
E, pertanto, ricordiamo che, anche in questo caso, resta difficilissimo ipotizzare il pieno significato di questa quartina prima che l'evento si verifichi.
“ Sette mesi, e non più tempo, otterrà la sua carica ecclesiastica; con la sua morte, farà nascere un grande scisma in seno alla Chiesa; Per sette mesi un altro terrà una reggenza; presso “Venise” rinasceranno unione e pace nella Chiesa.”
Una breve considerazione in merito allo scisma profetizzato da questa e da altre quartine di Nostradamus.
E’ noto a tutti che la Chiesa attuale è divisa in più fazioni, grossolanamente riferibili a due: i conservatori, fedeli alla Tradizione e alla dottrina plurisecolare della Chiesa che si è mantenuta inalterata certamente fino al Concilio Vaticano II, ma per molti versi anche dopo di esso; e i modernisti o progressisti, convinti che la Chiesa debba adattarsi ai tempi e al sentire del mondo anche a costo di dover rivedere molti precetti ritenuti ormai obsoleti o incompatibili con il mondo (ad esempio: il celibato dei preti, la posizione sull’aborto, quella sull’unione omosessuale, sul ruolo delle donne nella Chiesa, il rapporto con altre Fedi,…).
Non deve ingannare l'osanna universale tributato dai media al defunto "papa Francesco", in quanto, sotto traccia e dietro le quinte, le critiche, anche feroci al governo e alle stranezze dottrinali di Bergoglio sono fiorite in questi anni ed esiste un mondo cattolico che non si riconosce nella Chiesa "smart", ben poco spirituale, che ha prevalso dopo il 2013.
Queste posizioni si contrastano sempre più apertamente e se finora si è trovato un precario equilibrio, non è detto che ciò resti vero nel futuro, anche perché i cambiamenti nel modo di sentire della società accelerano in modo impressionante e per l’opera stessa di Bergoglio, fautore di una chiesa molto orientata al sociale, molto “ONG”, e sempre meno spirituale e contemplativa, oltre che tollerante verso alcuni di questi cambiamenti (uno per tutti: la giornata indetta dalle diocesi per celebrare l’accoglienza verso gli omosessuali in un quadro dottrinario che pure ancora condanna la pratica concreta dell’omosessualità come peccato e non riconosce alcun valore di famiglia alle coppie omosessuali).
Quindi, dopo di lui, e, nel caso, per quanto tempo ancora, si troverà una strada unica per continuare l’avventura millenaria nel mondo della Chiesa?
Inoltre, sussiste una ipotesi ancora più estrema5, in cui si ritiene che papa Benedetto XVI si sia dimesso, appositamente, in modo invalido, con la conseguenza che lui è rimasto il Papa legittimo fino alla sua morte, mentre, dopo la sua morte, la Chiesa avrebbe dovuto eleggere un nuovo Papa essendo la sede vacante; il conclave del 2013 sarebbe stato illegittimo ai sensi del diritto canonico perché tenutosi a Papa in vita e che non aveva abdicato, e perciò avrebbe eletto un antipapa. L’ipotesi in questione afferma che papa Benedetto XVI si è / è stato collocato in sede impedita, ossia, pur conservandosi Papa, nell’impossibilità di esercitare praticamente il suo ministero perché ridotto all’impotenza.
In questa ipotesi, lo scisma sarebbe già in atto, ma finora in modo sotterraneo e percepito come tale da una parte molto minoritaria del clero e dei fedeli.
Sempre in questa ipotesi, ora che la sede è stata dichiarata vacante anche ufficialmente, per la morte di "Francesco", il ripristino di un papato legittimo potrebbe aversi solo con un Conclave che comprenda i soli Cardinali elettori nominati dai papi precedenti a Bergoglio, che sono in numero di 28, perché quelli nominati da Bergoglio sarebbero invalidi in quanto nominati da un antipapa.
Rimandando, per gli approfondimenti, all’autore, qui ricordiamo che tutti gli ecclesiastici che hanno aderito pubblicamente a tale ipotesi sono stati scomunicati da Bergoglio o dai vescovi (uomo, in questo caso, non così di larghe vedute…).
Seguiamo con attenzione e spirito critico gli eventi, certi che la straordinaria visione di Nostradamus ci fornirà ancora una volta preziosi elementi per comprendere gli avvenimenti e ci consentirà di attribuire sempre più quartine agli eventi storici che si verificano.
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