domenica 24 marzo 2013

La datazione celata: sesta parte

Continuo stasera con la pubblicazione del documento completo, concludendo la parte relativa alla Chiesa, approfondimento giustificato dall'importanza della Quartina X, 91, che, a mio parere, si è appena avverata (con l'elezione di papa Francesco il 13 marzo scorso).

Non possiamo, infine, non citare un'altra quartina riferita alla Chiesa, la VI, 26:

Quatre ans le siege quelque peu bien tiendra,
Un surviendra libidineux de vie,
Ravenne & Pyse, Veronne soustiendront,
Pour eslever la croix de Pape envie.1

Vi è chi riteneva che tale quartina potesse riferirsi a Benedetto XVI, prima che l'ipotesi venisse smentita dalla maggior durata del suo pontificato.
Gli unici papi del passato che si avvicinano al requisito di aver governato 4 anni sono stati Paolo IV, dal 1555 al 1559, per un totale di 4 anni, 2 mesi e 26 giorni e il moderno Giovanni XXIII, dal 1958 al 1963, esattamente 4 anni, 7 mesi e 7 giorni. Il sostegno di Ravenna, Pisa e Verona all'elezione ha un sapore non certo moderno, tuttavia cardinali provenienti da quelle città possono esservi anche ai giorni nostri tra gli Elettori che partecipano al Conclave; resta il fatto che la segretezza delle operazioni non permette di sapere da chi arrivi il sostegno ai vari candidati che si profilano durante il Conclave. Il secondo verso attribuisce, al successore del papa che tiene il seggio quattro anni, le caratteristiche di “vita libidinosa”.
A Giovanni XXIII successe Giovan Battista Montini col nome di Paolo VI.
Nel 1976 Montini fu accusato di avere avuto una relazione con l'attore Paolo Carlini, risalente ai tempi dell'episcopato ambrosiano e proseguita anche in seguito all'elezione al soglio di Pietro, relazione che sarebbe stata al centro di un presunto ricatto ai danni del pontefice. Esternò l'insinuazione Roger Peyrefitte, in risposta a una condanna dell'omosessualità da parte del papa. Biagio Arixi, amico di Carlini, ne parlò nel suo libro “Peccati scarlatti”. Durante la Quaresima dello stesso anno, Paolo VI vi fece così riferimento: «Noi sappiamo che il nostro Cardinale Vicario e poi la Conferenza Episcopale Italiana vi hanno invitati a pregare per la nostra umile persona, fatta oggetto di scherno e di orribili e calunniose insinuazioni di certa stampa, irriguardosa dell’onestà e della verità.».
Riteniamo quindi che il primo verso della Quartina concerna Giovanni XXIII e i successivi si riferiscano a Paolo VI.

Molte altre quartine, prive però di datazione o di riferimenti di durata, si riferiscono alla vita della Chiesa (molto importante nella concezione cattolico-centrica di Nostradamus).
Alcune di esse individuano in modo calzante papi del passato.
Accenniamo qui che vi è un certo numero di quartine2 accomunate dall'indicare una grave crisi della Chiesa, caratterizzata da un Papa inetto e malvagio, dal disamore dei fedeli, dalla scomparsa degli ecclesiastici, dalla abolizione o sostituzione delle norme religiose, dalla profanazione delle chiese da parte degli infedeli, dalla diminuzione delle preghiere, da persecuzioni, dalla crisi del culto dei santi, dal ritorno del paganesimo. Per quanto alcune di queste possano riferirsi a quanto avvenuto nei regimi ex comunisti, riteniamo probabile che la maggior parte di queste sia collocata nel futuro.
Altre quartine citano il trasferimento del luogo della Santa Sede e la cattura del Papa (II, 41; II, 93; V, 15; V, 25;VIII, 99; IX, 99; X, 58) . Anche in questo caso, i probabili riferimenti al futuro vanno “depurati” dalle azioni di Napoleone contro il Papa dell'epoca.
La VI, 22 e la V, 46 contengono poi il riferimento a uno scisma, e la V, 72 quello a un “editto voluttuoso” che “mescolerà il veleno e la fede”.
Infine vi sono alcune quartine mistico-escatologiche che siamo portati a collocare in un lontano futuro (II, 13; III, 2).
Questi spunti meriterebbero adeguati approfondimenti. Il presente lavoro, focalizzato sulla datazione celata, si limita a farne cenno.

Converrà adesso ritornare proprio alle date “celate” (e forse chiarificate) per esaminare le altre due, citate nella lettera a Enrico. Il 1585 e il 1606 sono da N. indicati quali anni significativi da citare in quanto forieri degli avvenimenti che poi seguiranno.

Se l'attribuzione di tali anni al calendario “in chiaro” non poteva confortare l'interpretazione, ben diverso è quanto si può osservare attribuendo tali date al calendario celato, quello “de Liturgie”.

Infatti, se il 1609 corrisponde al 2013 (con una sfalsatura non ancora nota, ma che dovrebbe essere di pochi mesi), il 1585 deve corrispondere al...1989.
Nel 1989 avviene un evento di portata storica enorme, perché cade il muro di Berlino e con esso comincia il dissolvimento dei regimi del blocco sovietico. Crollerà rapidamente un mondo che si era contrapposto al capitalismo delle potenze occidentali, un mondo che proponeva una visione ideologica e un modo di vivere completamente diversi da quelli “occidentali”. Si riunificheranno le due Germanie, separate appunto dal muro più famoso della Storia. Insomma, è senza dubbio un anno in cui accadono eventi di portata storica.

Il 1606 deve invece corrispondere al 2010. Si tratta di una data così ravvicinata all'oggi che non siamo in grado di attribuire una portata di grande valore storico a uno o più eventi ivi accaduti. Un'ipotesi potrebbe condurre alle citate “primavere arabe”. Ma è presto per dirlo.

CONTINUA...
per inviare osservazioni: nostradamus1609@gmail.com

Ricordo che la pubblicazione del documento completo e sue parti è soggetta a licenza “Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License” e la data della definitiva stesura e pubblicazione del documento (11 marzo 2013) è legalmente attestata da marca temporale.
Si prega quindi, nella diffusione, che è consentita e incoraggiata, di citare la fonte e l'autore (la pirateria lasciatela ai corsari del Mar dei Sargassi...) e di non tentare di appropriarsi dell'opera. Usarla come punto di partenza per approfondimenti, invece, può essere un buon uso di questo lavoro. 
 
1Quattro anni il seggio alquanto bene terrà, / Gli succederà uno libidinoso di vita, / Ravenna e Pisa, Verona lo sosterranno, / Per innalzar la croce del Papa invidiato.
2I, 4; I, 15; I, 44; I, 53; II, 8; IV, 24; IV, 25; V, 73; VI, 9; VIII, 62; VIII, 98

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