lunedì 18 marzo 2013

La datazione celata: quarta parte

Continua, con questo post, la pubblicazione "a puntate" del documento completo (pubblicato il giorno 11 marzo scorso con datazione e attribuzione legalmente documentate). In questo post entreremo nel vivo di due quartine centrali che hanno guidato la ricostruzione della datazione celata e che predicono eventi accaduti in...momenti recenti della storia trascorsa.

Per procedere, occorre fare riferimento anche alle Sestine, che tuttavia, come già precisato, danno degli indizi importanti ma non risultano determinanti per l'individuazione della corrispondenza tra la datazione celata e quella reale. Le Sestine sono 58 e in molte di esse vi sono riferimenti ad anni che iniziano con il “six cens” (particolare che permette di ipotizzare un diverso autore, che forse si collegava alle profezie di Nostradamus avendone compreso la chiave).

Vi sono tre Sestine che riportano un particolare parallelismo.
Nella Sestina 13, i primi due versi recitano:

L'auanturier six cens & six ou neuf,
Sera surpris par fiel mis dans un oeuf[...]1

Nella Sestina 28, sempre i primi due versi:

L'an mil six cens & neuf ou quatorziesme,
Le vieux Charon fera Pasques en Caresme[...]2


Nella Sestina 38, gli ultimi tre versi:

Six cens & quinze, ou le dixneufiesme,
On gravera d'un grand prince cinquiesme
L'immortel nom, sur le pied de la Croix.3

Tutte e tre sembrano suggerire un parallelismo tra una data e un numero ordinale, mediante la congiunzione “o”. Solo una delle Sestine, la 28, fornisce però una datazione che inizia con “mil”: al proposito, si può osservare che questa notazione è unica nell'intero panorama delle Sestine.
All'epoca avevamo formulato l'ipotesi che la data corrispondesse alla datazione celata, e il numero ordinale all'anno del secolo che stiamo vivendo. Vi sono infatti vari altri elementi, comprese profezie di altri veggenti, che collocano in questo secolo molti fatti che sconvolgeranno la vita del mondo attuale.

In base a quest'ipotesi, la Sestina 28 fornirebbe il parallelismo tra il 1609 della datazione celata e il “quattordicesimo” anno di questo secolo, cioè il 2013.
La Sestina 38, nella stessa ipotesi, accosterebbe il 1615 della datazione celata al “diciannovesimo” anno di questo secolo, cioè il 2018.
La Sestina 13, infine, accosterebbe il 1606 della datazione celata all'anno “nove” di questo secolo, cioè il 2009.

Il primo passo fu quello di verificare che questi accostamenti, nonostante l'apparenza, fossero compatibili tra loro. Infatti, non deve necessariamente ritenersi che l'anno della datazione celata cominci nello stesso giorno di quello della datazione reale, ma essi possono ben cominciare in giorni diversi. Si verifica facilmente che in quest'ipotesi le datazioni sono compatibili.

Questa era solo un'ipotesi, che doveva trovare riscontro nelle opere certe attribuite a Nostradamus.

A febbraio 2012 siamo tornati sui lavori fatti, a seguito di un sogno nel quale (cosa del tutto singolare e non sollecitata da studi di quel periodo) era comparso il verso di una quartina, “en Rome serà le coq” che si rivelò poi non esistente. Cercandola ci imbattemmo di nuovo nella VI, 54, quella da cui siamo partiti:

Au point du jour au second chant du coq,
Ceulx de Tunes, de Fez, et de Bugie:
Par les Arabes captif le Roy Maroq,
L'an mil six cens et sept de Liturgie.4

Questa quartina assunse un nuovo significato alla luce delle cosiddette “primavere arabe” del 2010. Anche se il Marocco in sé non è stato toccato dalle insurrezioni, i regimi dittatoriali di Tunisia, Egitto e Libia sono stati rovesciati da rivoluzioni popolari e i dittatori dei primi due stati sono fuggiti. Nel caso libico, alla rivoluzione iniziata nel 2010 a ruota di quelle tunisina ed egiziana, è seguita una guerra civile con l'intervento aereo delle potenze della NATO, e tutti ricordiamo le atroci immagini di Gheddafi, il rais, appena giustiziato dai “ribelli” che lo avevano catturato. Questo avvenne a Sirte dopo le 8:30 (ora locale) del 21 ottobre 2011. Non potrebbe dunque l'immagine tradizionale del “Roy du Maroq”, inteso in senso lato, riferirsi al rais Gheddafi, catturato dagli “arabi”? In questo caso avremmo una corrispondenza tra il 1607 “de Liturgie” e il 2011 reale, compatibile con quelle trovate nelle Sestine.
A questo punto la nostra analisi torna a focalizzarsi sull'elezione papale.
Vi sono nelle centurie molte quartine collegate alla Chiesa e al Papato, ma solo alcune di esse riportano riferimenti precisi.
Molte potrebbero narrare eventi futuri, ma a noi interessano in particolare quelle con riferimenti temporali. È quindi immediato tornare alla X, 91:

Clergé Romain l'an mil six cens & neuf
Au chef de l'an fera election:
D'un gris & noir dela Compagnie yssu,
Qui onc ne fut si maling.5

Dunque, nel 1609 della datazione celata, “al capo dell'anno”, avverrà o è avvenuta l'elezione di un nuovo papa, le cui caratteristiche sono poi tratteggiate negli ultimi due versi. Essi impietosamente lo descrivono come il papa più maligno di tutti, grigio e nero, uscito dalla Compagnia. Si possono fare molte ipotesi (plausibile quella di un papa gesuita) ma l'ultimo verso non lascia adito a interpretazioni rispetto al giudizio morale dato su questo Papa.
Nel passato, come già detto, non sono mai avvenute elezioni a capodanno. Ne avvenne una nel Natale 1559 (Pio IV), una il 7 gennaio 1566 (Pio V) e un'altra il 30 gennaio 1592 (Clemente VIII, il cui conclave iniziò poco dopo capodanno). Ma non, comunque, nel 1609.
Pertanto sembra certo che la data si riferisca al futuro. Forse imminente.

Il fatto che il 1609 corrisponda (con un'eventuale sfalsatura di giorni, settimane o mesi) al 2013 secondo la Sestina 28, si accorda con l'inizio del conclave che dovrà eleggere il successore di Papa Benedetto XVI. Ma anche quest'elezione non si terrà a capodanno, se non in senso molto lato: avverrà nella prima parte dell'anno, ma probabilmente a marzo o al massimo aprile, sebbene nessuna norma ponga limiti alla data del Conclave.
Tuttavia, anche per come è congegnata la quartina è anche possibile che “au chef de l'an” si riferisca non alla datazione in chiaro, ma a quella celata! In questo caso, il giorno dell'elezione del prossimo Papa sarebbe il giorno d'inizio dell'anno 1609 della datazione celata. Ciò permetterebbe la perfetta ricostruzione della cronologia celata, con eventuali sviluppi sia per le Quartine già citate (quelle di cui non è certo il riferimento a una data “in chiaro” del passato), sia per le Sestine, molte altre delle quali contengono il riferimento ad anni compatibili con la datazione celata.

CONTINUA...
per inviare osservazioni: nostradamus1609@gmail.com
  
In aggiunta a quanto scritto nel documento completo, alla data di oggi si può precisare un importante elemento la cui collocazione temporale - come avete appena letto - era allora nota solo in modo approssimativo (il documento l'ho scritto, sia pur riprendendo appunti anche del 2004, nel mese seguente alle dimissioni di Benedetto XVI). E' il caso infatti di ricordare, per concludere il post di questa sera, che l'elezione di papa Bergoglio è avvenuta il giorno 13 marzo 2013, quindi, come scritto nel post di quella sera, si può concludere che:
il 1° gennaio 1609 "de Liturgie" corrisponde al 13 marzo 2013.
 Molto lavoro attende sicuramente chi vorrà prender le mosse da questo risultato per interpretare e attribuire altre profezie del veggente.

1L'avventuriero seicento e sei o nove, / Sarà sorpreso dal fiele messo dentro un uovo[...]
2L'anno mille sei cento e nove o quattordicesimo, / Il vecchio Caronte farà Pasqua in Quaresima[...]
3Sei cento e quindici, o il diciannovesimo, / s'imprimerà d'un gran principe quinto / Il nome immortale, ai piedi della Croce.
4vedi nota n.4
5vedi nota n.5

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