Continua, con questo post, la pubblicazione "a puntate" del documento completo (pubblicato il giorno 11 marzo scorso con datazione e attribuzione legalmente documentate). In questo post entreremo nel vivo di due quartine centrali che hanno guidato la ricostruzione della datazione celata e che predicono eventi accaduti in...momenti recenti della storia trascorsa.
Per procedere, occorre
fare riferimento anche alle Sestine, che tuttavia, come già
precisato, danno degli indizi importanti ma non risultano
determinanti per l'individuazione della corrispondenza tra la
datazione celata e quella reale. Le Sestine sono 58 e in molte di
esse vi sono riferimenti ad anni che iniziano con il “six cens”
(particolare che permette di ipotizzare un diverso autore, che forse
si collegava alle profezie di Nostradamus avendone compreso la
chiave).
Vi sono tre Sestine che
riportano un particolare parallelismo.
Nella Sestina 13, i primi
due versi recitano:
L'auanturier
six cens & six ou neuf,
Sera
surpris par fiel mis dans un oeuf[...]1
Nella Sestina 28, sempre
i primi due versi:
L'an mil
six cens & neuf ou quatorziesme,
Le
vieux Charon fera Pasques en Caresme[...]2
Nella Sestina 38, gli
ultimi tre versi:
Six cens &
quinze, ou le dixneufiesme,
On gravera
d'un grand prince cinquiesme
L'immortel
nom, sur le pied de la Croix.3
Tutte
e tre sembrano suggerire un parallelismo tra una data e un numero
ordinale, mediante la congiunzione “o”. Solo una delle Sestine,
la 28, fornisce però una datazione che inizia con “mil”:
al proposito, si può osservare che questa notazione è
unica nell'intero panorama delle Sestine.
All'epoca
avevamo formulato l'ipotesi che la data corrispondesse alla datazione
celata, e il numero ordinale all'anno del secolo che stiamo vivendo.
Vi sono infatti vari altri elementi, comprese profezie di altri
veggenti, che collocano in questo secolo molti fatti che
sconvolgeranno la vita del mondo attuale.
In
base a quest'ipotesi, la Sestina 28 fornirebbe il parallelismo tra il
1609 della datazione celata e il “quattordicesimo” anno di questo
secolo, cioè il 2013.
La
Sestina 38, nella stessa ipotesi, accosterebbe il 1615 della
datazione celata al “diciannovesimo” anno di questo secolo, cioè
il 2018.
La Sestina 13, infine,
accosterebbe il 1606 della datazione celata all'anno “nove” di
questo secolo, cioè il 2009.
Il
primo passo fu quello di verificare che questi accostamenti,
nonostante l'apparenza, fossero compatibili tra loro. Infatti, non
deve necessariamente ritenersi che l'anno della datazione celata
cominci nello stesso giorno di quello della datazione reale, ma essi
possono ben cominciare in giorni diversi. Si verifica facilmente che
in quest'ipotesi le datazioni sono compatibili.
Questa
era solo un'ipotesi, che doveva trovare riscontro nelle opere certe
attribuite a Nostradamus.
A
febbraio 2012 siamo tornati sui lavori fatti, a seguito di un sogno
nel quale (cosa del tutto singolare e non sollecitata da studi di
quel periodo) era comparso il verso di una quartina, “en Rome serà
le coq” che si rivelò poi non esistente. Cercandola ci
imbattemmo di nuovo nella VI, 54, quella da cui siamo partiti:
Au point
du jour au second chant du coq,
Ceulx de
Tunes, de Fez, et de Bugie:
Par les
Arabes captif le Roy Maroq,
L'an
mil six cens et sept de Liturgie.4
Questa
quartina assunse un nuovo significato alla luce delle cosiddette
“primavere arabe” del 2010. Anche se il Marocco in sé non
è stato toccato dalle insurrezioni, i regimi dittatoriali di
Tunisia, Egitto e Libia sono stati rovesciati da rivoluzioni popolari
e i dittatori dei primi due stati sono fuggiti. Nel caso libico, alla
rivoluzione iniziata nel 2010 a ruota di quelle tunisina ed egiziana,
è seguita una guerra civile con l'intervento aereo delle
potenze della NATO, e tutti ricordiamo le atroci immagini di
Gheddafi, il rais, appena giustiziato dai “ribelli” che lo
avevano catturato. Questo avvenne a Sirte dopo le 8:30 (ora locale)
del 21 ottobre 2011. Non potrebbe dunque l'immagine tradizionale del
“Roy du Maroq”, inteso in senso lato, riferirsi al rais Gheddafi,
catturato dagli “arabi”? In questo caso avremmo una
corrispondenza tra il 1607 “de Liturgie” e il 2011 reale,
compatibile con quelle trovate nelle Sestine.
A
questo punto la nostra analisi torna a focalizzarsi sull'elezione
papale.
Vi
sono nelle centurie molte quartine collegate alla Chiesa e al Papato,
ma solo alcune di esse riportano riferimenti precisi.
Molte
potrebbero narrare eventi futuri, ma a noi interessano in particolare
quelle con riferimenti temporali. È quindi immediato tornare
alla X, 91:
Clergé
Romain l'an mil six cens & neuf
Au chef de
l'an fera election:
D'un gris
& noir dela Compagnie yssu,
Qui
onc ne fut si maling.5
Dunque,
nel 1609 della datazione celata, “al capo dell'anno”, avverrà
o è avvenuta l'elezione di un nuovo papa, le cui
caratteristiche sono poi tratteggiate negli ultimi due versi. Essi
impietosamente lo descrivono come il papa più maligno di
tutti, grigio e nero, uscito dalla Compagnia. Si possono fare molte
ipotesi (plausibile quella di un papa gesuita) ma l'ultimo verso non
lascia adito a interpretazioni rispetto al giudizio morale dato su
questo Papa.
Nel
passato, come già detto, non sono mai avvenute elezioni a
capodanno. Ne avvenne una nel Natale 1559 (Pio IV), una il 7 gennaio
1566 (Pio V) e un'altra il 30 gennaio 1592 (Clemente VIII, il cui
conclave iniziò poco dopo capodanno). Ma non, comunque, nel
1609.
Pertanto
sembra certo che la data si riferisca al futuro. Forse imminente.
Il
fatto che il 1609 corrisponda (con un'eventuale sfalsatura di giorni,
settimane o mesi) al 2013 secondo la Sestina 28, si accorda con
l'inizio del conclave che dovrà eleggere il successore di Papa
Benedetto XVI. Ma anche quest'elezione non si terrà a
capodanno, se non in senso molto lato: avverrà nella prima
parte dell'anno, ma probabilmente a marzo o al massimo aprile,
sebbene nessuna norma ponga limiti alla data del Conclave.
Tuttavia,
anche per come è congegnata la quartina è anche
possibile che “au chef de l'an” si riferisca non alla datazione
in chiaro, ma a quella celata! In questo caso, il giorno
dell'elezione del prossimo Papa sarebbe il giorno d'inizio dell'anno
1609 della datazione celata. Ciò permetterebbe la perfetta
ricostruzione della cronologia celata, con eventuali sviluppi sia per
le Quartine già citate (quelle di cui non è certo il
riferimento a una data “in chiaro” del passato), sia per le
Sestine, molte altre delle quali contengono il riferimento ad anni
compatibili con la datazione celata.
CONTINUA...
documento completo https://www.dropbox.com/s/mqv98xvm05tfxxg/Datazione_Nostradamus_1.3.pdf
per inviare osservazioni: nostradamus1609@gmail.com
In aggiunta a quanto scritto nel documento completo, alla data di oggi si può precisare un importante elemento la cui collocazione temporale - come avete appena letto - era allora nota solo in modo approssimativo (il documento l'ho scritto, sia pur riprendendo appunti anche del 2004, nel mese seguente alle dimissioni di Benedetto XVI). E' il caso infatti di ricordare, per concludere il post di questa sera, che l'elezione di papa Bergoglio è avvenuta il giorno 13 marzo 2013, quindi, come scritto nel post di quella sera, si può concludere che:
il 1° gennaio 1609 "de Liturgie" corrisponde al 13 marzo 2013.
Molto lavoro attende sicuramente chi vorrà prender le mosse da questo risultato per interpretare e attribuire altre profezie del veggente.
1L'avventuriero
seicento e sei o nove, / Sarà sorpreso dal fiele messo dentro
un uovo[...]
2L'anno
mille sei cento e nove o quattordicesimo, / Il vecchio Caronte farà
Pasqua in Quaresima[...]
3Sei
cento e quindici, o il diciannovesimo, / s'imprimerà d'un
gran principe quinto / Il nome immortale, ai piedi della Croce.
4vedi
nota n.4
5vedi
nota n.5
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