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lunedì 20 ottobre 2025

Scoperto il significato della data “de Liturgie”

 

Uno dei punti di partenza di questo blog è stata l’individuazione dell’evento profetizzato da Nostradamus nelle (poche) Quartine in cui era presente una data.

Prendendo da questo le mosse, siamo giunti a individuare due Quartine che riportano una data che non può corrispondere all’anno “in chiaro” e cela evidentemente una data diversa:


VI,54

Au point du jour au second chant du coq,

Ceulx de Tunes, de Fez, et de Bugie:

Par les Arabes captif le Roy Maroq,

L'an mil six cens et sept de Liturgie

Essa ambienta l’evento nell’anno 1607 “de Liturgie”;


X, 91


Clergé Romain l'an mil six cens & neuf

Au chef de l'an fera election:

D'un gris & noir dela Compagnie yssu,

Qui onc ne fut si maling


Essa ambienta l’evento nell’anno 1609.


Dall’analisi dei fatti avvenuti (cosa che sarebbe stata impossibile per gli interpreti dei secoli precedenti) abbiamo attribuito alle due Quartine rispettivamente i seguenti eventi:


- l’omicidio di Gheddafi da parte di milizie ribelli, nel contesto della guerra civile libica in cui l’Occidente è pesantemente intervenuto (21 ottobre 2011);


- l’elezione, da parte del Conclave, di Jorge Mario Bergoglio (13 marzo 2013) al soglio di Pietro, che assume il nome di Francesco.


La ricostruzione si presentava internamente coerente, in quanto i due eventi distavano tra loro un tempo dell’ordine di due anni, così come le date celate.


Tuttavia, finora non ci era stato chiaro il motivo per cui il veggente di Salon avesse voluto connotare il 1607 della data celata con il misterioso attributo “de Liturgie”.

Infatti, cercando le epoche in cui erano stati codificati vari aspetti liturgici del culto cattolico, si trovavano date le più varie, tra cui alcune date situate alla fine del Trecento (non Milletrecento) ma non una data compatibile con la ricostruzione.

Solo cambiando un po’ la prospettiva, orientando diversamente l’angolo della ricerca, abbiamo trovato quella che con ogni probabilità è la spiegazione corretta della locuzione.


Infatti, nei primi anni del Quattrocento d.C. (non Milleequattrocento), in cui il Cristianesimo si affermava come religione di quanto restava dell’Impero Romano, ormai soggetto alle invasioni barbariche, e prossimo a rimanere solo nella sua parte d’Oriente, si conclude un’opera di grande importanza per la successiva vita della Chiesa: San Girolamo ultima le sue traduzioni delle Sacre Scritture.



sabato 30 marzo 2013

La datazione celata: parte settima

In questo post pubblico ancora una parte del documento completo, che si avvicina ormai al termine.

Riepilogando, siamo giunti a considerare probabili i seguenti elementi contenuti nelle Quartine e nella Lettera a Enrico:
  • il 1° gennaio 1609 “de Liturgie” corrisponderà al giorno della fumata bianca del prossimo Conclave, nell'anno 2013;*
  • nel 1607 “de Liturgie” è avvenuta la cattura (e assassinio) del raìs libico Gheddafi, che incarna “le Roy Maroq”, fatto accaduto il giorno 21 ottobre 2011;
  • nel 1585 “de Liturgie” cadde il muro di Berlino (9 novembre1989).
La cronologia così ricostruita risulta intrinsecamente coerente.
Ora possiamo provare a unire i dati provenienti dalle Sestine.
L'unica Sestina che riporti una data dello stesso tipo è la Sestina 28. Questa introduce il parallelismo tra il 1609 “de Liturgie” e il “quattordicesimo” anno del nuovo millennio, cioè il 2013.
Ebbene, anche questo parallelismo conferma in pieno la datazione precedente.
Abbiamo invece qualche problema per le due Sestine che riportano gli altri due parallelismi, ma che contengono date che non iniziano con il “mil”. Sebbene di poco, in questo caso il parallelismo non è compatibile con il sistema finora delineato.
Consideriamo che tutte le Sestine, tranne la 28, riportano date collocate nell'anno Seicento o Settecento, senza il mille davanti. Si tratta della stessa o di un'altra datazione?
Se si ritiene, come io tendo a ritenere, che si tratti dello stesso sistema di datazione, si può provare a verificare un artificio che N. potrebbe avere usato.(Nota 1) Consideriamo che aggiungere il “mil” davanti, operazione necessaria per rendere confrontabili i due sistemi di datazione, equivale ad aggiungere, in cifre, un numero 1 davanti (606 per indicare 1606); per bilanciare l'aggiunta del numero 1 a sinistra del numero si potrebbe sottrarre il numero 1 dalla cifra finale della data. Nella Sestina 13, si otterrebbe la data 1606 – 1 = 1605, corrispondente al 2009.
Nella Sestina 38, si otterrebbe la data 1615 - 1 = 1614 corrispondente al “diciannovesimo” anno del nuovo millennio, cioè il 2018. Queste date risultano perfettamente conformi alla datazione individuata sopra.
Come giustificare l'uso di un tale artificio?
Non è facile dare una risposta a quella che, per il momento, rimane un'intuizione, sicuramente non priva di arbitrarietà. Un indizio potrebbe trovarsi nella già citata Quartina VI, 2, primo verso: nell'unica quartina in cui si trova una data senza il mille davanti, è indicata un'operazione da compiere: più e meno (plus & moins). Lo stessa operazione potrebbe valere anche per le molte sestine dove sono presenti date senza il mille davanti. Per essere certi di cosa aggiungere e togliere, tuttavia, mancano al momento alcuni elementi.
* Ricordo che tale data è ormai individuata dal giorno 13 marzo 2013, giorno dell'elezione di papa Francesco (al secolo Jorge Mario Bergoglio) al soglio pontificio. 

1 È bene tener presente l'avvertenza che l'uso e la decifrazione degli artifici, molto usato dagli interpreti, si presta assai a forzature e letture atte a confermare ipotesi precostituite.
Con questa premessa ben in mente, il lettore può procedere con la lettura, tenendosi pronto a dubitare delle eventuali forzature introdotte dall'interprete.

CONTINUA...
per inviare osservazioni: nostradamus1609@gmail.com

lunedì 18 marzo 2013

La datazione celata: quarta parte

Continua, con questo post, la pubblicazione "a puntate" del documento completo (pubblicato il giorno 11 marzo scorso con datazione e attribuzione legalmente documentate). In questo post entreremo nel vivo di due quartine centrali che hanno guidato la ricostruzione della datazione celata e che predicono eventi accaduti in...momenti recenti della storia trascorsa.

Per procedere, occorre fare riferimento anche alle Sestine, che tuttavia, come già precisato, danno degli indizi importanti ma non risultano determinanti per l'individuazione della corrispondenza tra la datazione celata e quella reale. Le Sestine sono 58 e in molte di esse vi sono riferimenti ad anni che iniziano con il “six cens” (particolare che permette di ipotizzare un diverso autore, che forse si collegava alle profezie di Nostradamus avendone compreso la chiave).

Vi sono tre Sestine che riportano un particolare parallelismo.
Nella Sestina 13, i primi due versi recitano:

L'auanturier six cens & six ou neuf,
Sera surpris par fiel mis dans un oeuf[...]1

Nella Sestina 28, sempre i primi due versi:

L'an mil six cens & neuf ou quatorziesme,
Le vieux Charon fera Pasques en Caresme[...]2