domenica 28 luglio 2013

La “prelatura dei sette mesi” (Quartina VIII, 93): altra interpretazione


Sulla Quartina VIII, 93, che qui riportiamo per chiarezza, è possibile una seconda interpretazione in merito alla durata della prelatura, valida nell'ipotesi che la quartina si riferisca a papa Francesco.

Sept mois sans plus obtiendra prelature
Par son decez grand scisme fera naistre:
Sept mois tiendra un autre la preture,
Pres de Venise paix union renaistre.1

In precedenti post ( la-datazione-celata-quinta-parte )avevamo commentato due artifici, in relazione tra loro, individuati in questa quartina, in particolare nell'ipotesi che la “prelatura” si riferisca al papato e che quindi il termine possa alludere al pontificato di Jorge Mario Bergoglio (in quanto in passato non vi sono stati papi che siano stati sette mesi sul soglio di Pietro e tenendo conto della profezia di Malachia).

Il primo riguarda la locuzione che si ricava sottraendo il terzo verso dal primo (operazione che viene a mente essendo i due versi molto simili): “sans plus ob un autre”, che, a meno del termine “ob”, significa “senza più un altro” e quindi, se riferito al papato, evoca subito la caratteristica di ultimo Papa attribuita a Bergoglio dalla profezia “di Malachia”.
Il secondo ipotizza che il termine “ob” contenga il soggetto della frase, ovvero le iniziali dell'ultimo Papa. A questo proposito avevamo commentato che la pronuncia del primo nome e del cognome del Papa possono, a meno dell'acca aspirata, ritrovarsi nelle lettere O (Jorge) e B (Bergoglio).

Vi è un altro elemento caratteristico della situazione attuale: a seguito delle dimissioni di Benedetto XVI si ha la presenza di un papa emerito accanto al papa in carica; abbiamo quindi, in un certo senso, due papi.

Allora il primo verso può significare che il papato attuale durerà appena sette mesi a partire dal 13 marzo 2013.
Ma potrebbe anche avere un altro significato se collegato al terzo verso che già riteniamo essere in relazione col primo.
Potrebbe infatti significare che “O.B.” terrà il papato per sette mesi e non oltre (sans plus) quando non vi sarà più un altro papa in Vaticano (il papa emerito): per sette mesi, cioè, papa Francesco governerebbe effettivamente da solo (O.B. sans plus un autre). In questa ipotesi, quindi, i sette mesi non sarebbero relativi all'intera durata del pontificato, ma solo all'ultima parte, dopo la scomparsa o comunque l'allontanamento dell'ex-papa Ratzinger.

Ipotesi entrambe suggestive, ma che solo i fatti potranno eventualmente confermare.

Rimangono i fatti successivi ai sette mesi di prelatura: per sette mesi un altro terrà una reggenza (probabilmente senza essere eletto e quindi senza diventare papa); si creerà uno scisma in seno alla Chiesa; in un luogo indicato come Venezia vi saranno di nuovo pace e unione.

1Sette mesi senza più otterrà prelatura / Per il suo decesso grande scisma farà nascere; /
Sette mesi terrà un altro la pretura / Vicino a Venezia, pace unione rinasceranno.

giovedì 2 maggio 2013

La datazione celata: nona parte

Queste le parole con cui concludevo il documento completo, pubblicato lunedi 11 marzo 2013.

"Per concludere questo primo scritto, traggo in questo momento indicazioni di questo tipo.
Se la datazione ipotizzata della Quartina X, 91 è corretta, siamo a poche settimane dal 1° gennaio 1609 della datazione che Nostradamus chiama “de Liturgie”, giorno che sarà quello della fumata bianca del prossimo conclave.
Il prossimo Papa (l'ultimo secondo la profezia di Malachia), le cui caratteristiche principali sono tratteggiate nella medesima Quartina, potrebbe poi, se a lui è riferita la Quartina VIII, 93, tenere il Seggio per soli sette mesi, sostituito poi, in condizioni di emergenza, da un altro (forse un reggente), poi la Chiesa si troverà in grandi difficoltà fino alla sua fine.
Si prefigurano poi avvenimenti gravi e di portata internazionale di grande rilevanza. Purtroppo i vari scritti di Nostradamus, come anche altre profezie, sembrano concordi nel prevedere eventi bellici e sconvolgimenti mondiali di grande portata.
Numerose Sestine e qualche quartina tra quelle datate (nonché una parte della lettera a Enrico) sono situate, nella nostra ricostruzione, sicuramente nel futuro (anni 1609-1628, 1670, 1700 della datazione celata).
Sarà interessante, anche in scritti successivi, verificare le possibili interpretazioni, nei prossimi anni, dei passi situati in tali date.
terminato l'8 marzo 2013,

Francesco Nannetti"

Dare seguito a questo lavoro può significare, tra le altre cose, seguire con attenzione gli avvenimenti del nostro tempo per collocare con esattezza le quartine e sestine datate ancora di incerta attribuzione. Auspico che vi sia l'opportunità di farlo e incoraggio i lettori a proseguire con le loro idee, cercando di mantenersi nel solco di una verifica critica e razionale delle ipotesi via via avanzate. 

TERMINA COSI' LA PUBBLICAZIONE DEL DOCUMENTO COMPLETO; IL BLOG SARA' AGGIORNATO MAN MANO CHE PROSEGUE L'ELABORAZIONE DELLE IDEE IVI CONTENUTE O A SEGUITO DI NUOVI EVENTI...
per inviare osservazioni: nostradamus1609@gmail.com


domenica 21 aprile 2013

La datazione celata: parte ottava

Riprendiamo, dopo qualche settimana, la pubblicazione del documento completo.
Nella tabella che segue, raggruppiamo le varie Quartine, Sestine e passi della lettera a Enrico nei quali è presente una data del calendario: quando essa è probabilmente attribuibile alla datazione celata, indicando la corrispondente data “in chiaro”. Va ricordato che gli anni della datazione celata e di quella “in chiaro” sono sfalsati, probabilmente di alcuni mesi, in quanto il 1° gennaio 1609, nella nostra ricostruzione, sarà il giorno dell'elezione del Papa prossimo venturo (anno 2013). *
* Individuata dagli eventi (vedi precedenti post) nel giorno 13 marzo 2013.
La tabella è concepita allo scopo di aiutare i lettori a individuare eventi che possano adattarsi a quanto accaduto, o accadrà, nelle date citate.

sabato 6 aprile 2013

Perché Bergoglio è il papa "gris & noir"

Stasera interrompo i post che pubblicano mano a mano il documento completo, che (ricordo) è pubblicato dal giorno 11 marzo.

Voglio tornare infatti sull'elezione del nuovo Papa: il cardinale Jorge Bergoglio, argentino di Buenos Aires, eletto papa dal Conclave, con il nome di Francesco (I), come già fatto in precedenti post.

L'importanza di tale evento, rispetto al lavoro di decodifica della datazione, sta nel fatto che esso ci ha permesso di affermare, o meglio, confermare, che il 13 marzo 2013 corrisponde al Capodanno (1 gennaio) del 1609 della datazione celata.
Il prescelto ha infatti caratteristiche che richiamano in modo impressionante la Quartina X, 91, che qui riporto:

Clergé Romain l'an mil six cens & neuf
Au chef de l'an fera election:
D'un gris & noir dela Compagnie yssu,
Qui onc ne fut si maling.


Quindi, Nostradamus ha previsto che il 1 gennaio 1609 della datazione celata il conclave avrebbe eletto un papa "gris & noir dela Compagnie yssu".

Subito dopo l'elezione avevo scritto che l'interpretazione dell'attributo "grigio e nero" poteva individuarsi nella provenienza argentina, in quanto l'argento è grigio lucido e con l'ossidazione si annerisce. A questa interpretazione, che ritengo ancora valida, voglio affiancarne un'altra*.

sabato 30 marzo 2013

La datazione celata: parte settima

In questo post pubblico ancora una parte del documento completo, che si avvicina ormai al termine.

Riepilogando, siamo giunti a considerare probabili i seguenti elementi contenuti nelle Quartine e nella Lettera a Enrico:
  • il 1° gennaio 1609 “de Liturgie” corrisponderà al giorno della fumata bianca del prossimo Conclave, nell'anno 2013;*
  • nel 1607 “de Liturgie” è avvenuta la cattura (e assassinio) del raìs libico Gheddafi, che incarna “le Roy Maroq”, fatto accaduto il giorno 21 ottobre 2011;
  • nel 1585 “de Liturgie” cadde il muro di Berlino (9 novembre1989).
La cronologia così ricostruita risulta intrinsecamente coerente.
Ora possiamo provare a unire i dati provenienti dalle Sestine.
L'unica Sestina che riporti una data dello stesso tipo è la Sestina 28. Questa introduce il parallelismo tra il 1609 “de Liturgie” e il “quattordicesimo” anno del nuovo millennio, cioè il 2013.
Ebbene, anche questo parallelismo conferma in pieno la datazione precedente.
Abbiamo invece qualche problema per le due Sestine che riportano gli altri due parallelismi, ma che contengono date che non iniziano con il “mil”. Sebbene di poco, in questo caso il parallelismo non è compatibile con il sistema finora delineato.
Consideriamo che tutte le Sestine, tranne la 28, riportano date collocate nell'anno Seicento o Settecento, senza il mille davanti. Si tratta della stessa o di un'altra datazione?
Se si ritiene, come io tendo a ritenere, che si tratti dello stesso sistema di datazione, si può provare a verificare un artificio che N. potrebbe avere usato.(Nota 1) Consideriamo che aggiungere il “mil” davanti, operazione necessaria per rendere confrontabili i due sistemi di datazione, equivale ad aggiungere, in cifre, un numero 1 davanti (606 per indicare 1606); per bilanciare l'aggiunta del numero 1 a sinistra del numero si potrebbe sottrarre il numero 1 dalla cifra finale della data. Nella Sestina 13, si otterrebbe la data 1606 – 1 = 1605, corrispondente al 2009.
Nella Sestina 38, si otterrebbe la data 1615 - 1 = 1614 corrispondente al “diciannovesimo” anno del nuovo millennio, cioè il 2018. Queste date risultano perfettamente conformi alla datazione individuata sopra.
Come giustificare l'uso di un tale artificio?
Non è facile dare una risposta a quella che, per il momento, rimane un'intuizione, sicuramente non priva di arbitrarietà. Un indizio potrebbe trovarsi nella già citata Quartina VI, 2, primo verso: nell'unica quartina in cui si trova una data senza il mille davanti, è indicata un'operazione da compiere: più e meno (plus & moins). Lo stessa operazione potrebbe valere anche per le molte sestine dove sono presenti date senza il mille davanti. Per essere certi di cosa aggiungere e togliere, tuttavia, mancano al momento alcuni elementi.
* Ricordo che tale data è ormai individuata dal giorno 13 marzo 2013, giorno dell'elezione di papa Francesco (al secolo Jorge Mario Bergoglio) al soglio pontificio. 

1 È bene tener presente l'avvertenza che l'uso e la decifrazione degli artifici, molto usato dagli interpreti, si presta assai a forzature e letture atte a confermare ipotesi precostituite.
Con questa premessa ben in mente, il lettore può procedere con la lettura, tenendosi pronto a dubitare delle eventuali forzature introdotte dall'interprete.

CONTINUA...
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domenica 24 marzo 2013

La datazione celata: sesta parte

Continuo stasera con la pubblicazione del documento completo, concludendo la parte relativa alla Chiesa, approfondimento giustificato dall'importanza della Quartina X, 91, che, a mio parere, si è appena avverata (con l'elezione di papa Francesco il 13 marzo scorso).

Non possiamo, infine, non citare un'altra quartina riferita alla Chiesa, la VI, 26:

Quatre ans le siege quelque peu bien tiendra,
Un surviendra libidineux de vie,
Ravenne & Pyse, Veronne soustiendront,
Pour eslever la croix de Pape envie.1

Vi è chi riteneva che tale quartina potesse riferirsi a Benedetto XVI, prima che l'ipotesi venisse smentita dalla maggior durata del suo pontificato.
Gli unici papi del passato che si avvicinano al requisito di aver governato 4 anni sono stati Paolo IV, dal 1555 al 1559, per un totale di 4 anni, 2 mesi e 26 giorni e il moderno Giovanni XXIII, dal 1958 al 1963, esattamente 4 anni, 7 mesi e 7 giorni. Il sostegno di Ravenna, Pisa e Verona all'elezione ha un sapore non certo moderno, tuttavia cardinali provenienti da quelle città possono esservi anche ai giorni nostri tra gli Elettori che partecipano al Conclave; resta il fatto che la segretezza delle operazioni non permette di sapere da chi arrivi il sostegno ai vari candidati che si profilano durante il Conclave. Il secondo verso attribuisce, al successore del papa che tiene il seggio quattro anni, le caratteristiche di “vita libidinosa”.

martedì 19 marzo 2013

La datazione celata: quinta parte

Stasera continuiamo la pubblicazione del documento completo con un breve post.

Vi è un'altra quartina che, pur non contenendo date, si riferisce quasi certamente a un momento importante della vita della Chiesa. È la VIII, 93:

Sept mois sans plus obtiendra prelature
Par son decez grand scisme fera naistre:
Sept mois tiendra un autre la preture,
Pres de Venise paix union renaistre.1

Sebbene la prelatura non sia necessariamente un riferimento al Papa, le conseguenze della morte indicate nella quartina - un grande scisma - impongono che N. si riferisca a un personaggio di rilievo, almeno un cardinale.
Nessun Papa, sinora, ha tenuto il Seggio per 7 mesi, neanche considerando un'approssimazione di giorni in più o in meno. Inoltre, dopo N. non si è verificato alcuno scisma nella Chiesa. Si tratta quindi di un Papa futuro? Cioè il prossimo, se si accetta la profezia di Malachia...
Da notare, comunque, che Prelato è genericamente il dignitario ecclesiastico, ovvero il preposto a un limitato territorio comprendente più parrocchie.
La prelatura personale è invece un'istituzione recente retta da Statuto emanato dalla Santa Sede e volta a specifiche missioni pastorali, formata da laici e religiosi. Fu creata in funzione dell'Opus Dei, unica prelatura attualmente esistente. L'Opus Dei o prelatura della Santa Croce fu fondato il 2 ottobre 1928 a Madrid da Escrivà de Baladier, infine eretta a prelatura personale da papa Woytila il 28 novembre 1982. Per molti versi2 si avvicina a una setta massonica, non segreta.

Rimane comunque probabile il riferimento al Pontificato. In questo caso si può fare un'altra osservazione: il primo e il terzo verso sono molto simili e differiscono infatti solo per le seguenti parole nell'ordine: “sans plus ob un autre”. “Sans plus un autre” significa “senza più un altro”: la locuzione celata potrebbe quindi confermare che ci si riferisca a un Papa cui non ne seguiranno altri. E “ob”? Non lo sappiamo. Un'ipotesi potrebbe essere che rappresenti le iniziali dell'ultimo Papa. Almeno questo, lo scopriremo presto.

Un'ulteriore quartina, molto indagata, merita la nostra attenzione. Si tratta della V, 92:

Apres le siege tenu dix sept ans,
cinq changeront en tel revolu terme:
Puis sera esleu de mesme temps,
Qui des Romains ne sera trop conforme.3

Nell'ipotesi che il termine “siege” si riferisca anche qua al soglio pontificio, quanti papati sono durati 17 anni? Abbiamo solo (dopo Nostradamus, cioè a partire da Paolo IV) Benedetto XIV, che tenne il seggio dal 1740 al 1758 per un totale di 17 anni, 8 mesi e 18 giorni; dopo di lui Pio XI, che fu Papa dal 1922 al 1939 per un totale di 17 anni e... 4 giorni! Per di più, se si tiene conto che il 1924, il 1928, il 1932 e il 1936 sono stati anni bisestili, si potrebbero togliere quattro giorni al computo e raggiungere i 17 anni esatti (sebbene i bisestili esistessero già nel calendario giuliano in uso ai tempi di N. e quindi da lui conosciuti). Ma anche senza voler fare i perfezionisti, si può accettare come ipotesi più che ragionevole che il primo verso si riferisca a lui.

Ebbene, dopo di lui, se si contano cinque Papi che si alternano al governo della Chiesa,4 si succedono Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II. Poi è stato eletto... Benedetto XVI (non sappiamo che significhi “de mesme temps”). Se l'ultimo verso si riferisce a lui, ebbene proprio lui, che sembrava il papa più gradito alle alte sfere della Curia e più tradizionale e conservatore, con la rinuncia al papato ha compiuto un gesto che lo rende non conforme a nessuno dei Papi precedenti dopo Nostradamus; inoltre, subito dopo le dimissioni ha preso le distanze dalla corruzione e dall'interesse personale, quali mali diffusi negli ambienti del potere vaticano. Due buoni motivi per considerare azzeccato il verso.

CONTINUA...
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Corre l'obbligo di commentare la quartina VIII, 93 con riferimento, anche qui, all'elezione di papa Francesco. Scrissi infatti che avremmo potuto verificare se il termine "ob", unica aggiunta rispetto alla locuzione "sans plus un autre" (ottenibile mediante un artificio dal 1° e 3° verso), racchiudesse le iniziali dell'attuale papa. In effetti, così non è: le iniziali infatti, considerando il solo primo nome, sono JB (Jorge Bergoglio). 
Ma pronunciando il nome, a meno dell'acca aspirata, le iniziali del papa suonano proprio come "OB": una simile interpretazione - che potrebbe apparire un po' forzata - può giustificarsi solo in relazione al modo di Nostradamus di ottenere la visione, che, stando alle molte quartine descrittive, sembra costituito soprattutto da immagini e suoni. Se pertanto egli avesse udito pronunciare il nome del nuovo Papa, avrebbe potuto individuare la O e la B come iniziali del nome e del cognome, anche se è plausibile che, in fase di analisi, egli abbia potuto identificare nel nome spagnolo Jorge il vero nome di battesimo del pontefice; ma a quel punto, può aver deciso di utilizzare un artificio.
La questione, pertanto, non può dirsi risolta (anche se, considerando il fatto una pura coincidenza, sarebbe suggestivo), e anche in questo caso non posso che dire: aspettiamo il compimento dei sette mesi di "prelatura" e vedremo...se la quartina si riferiva a lui.


1Sette mesi senza più otterrà prelatura / Per il suo decesso grande scisma farà nascere; /
Sette mesi terrà un altro la pretura / Vicino a Venezia, pace unione rinasceranno.
2L'Opus Dei è aterritoriale e comprende tre livelli: quello dei Numerari, sacerdoti e laici a tempo pieno nell'Opera, che vivono in una grande famiglia e hanno l'obbligo di celibato, unici elettori; gli Aggregati, laici che vivono al di fuori dell'Opera, ma fanno i voti di povertà, castità e obbedienza; i Soprannumerari, persone comuni che partecipano quali volontari. Tra il singolo e l'Opus vi è un vincolo contrattuale di incardinamento.
3Dopo il seggio tenuto diciassette anni, / cinque cambieranno in tale termine compiuto: / Poi sarà eletto nei medesimi tempi, / Colui che ai Romani non sarà troppo conforme.
4(la spiegazione di “en tel revolu terme”, suggerita da alcuni interpreti, potrebbe essere “facendo passare 39 anni a partire dal 1939”, anno in cui muore appunto Pio XI: in questo modo si compirebbe di nuovo il numero 39 già presente nell'anno 1939; infatti il quinto papa successivo è Wojtyla che sale al soglio nel 1978)